Caiazzo. Il ‘giallo’ delle social card, argutamente mescolato a quello delle indennità ‘di carica’
A Caiazzo è vietato sapere se si ha diritto alla social card! Non diffusi i nomi, ma neanche il numero dei beneficiari.
Delusi gli aspiranti beneficiari, finora non contattati, che pure avrebbero il diritto di sapere, contestare eventuali errori, magri a beneficio di qualche furbastro, agiato ma che non fa risultare il reddito reale!
Cosa c’entra la privacy o i dipendenti in ferie?
Caiazzo si ferma per ferie già nel mese di luglio? Mentre l’Italia si ferma ad agosto! Caiazzo deve sempre “distinguersi”, purtroppo in negativo.
La chiarezza, la trasparenza, da queste parti talvolta diventano optional preziosi.
Nel vicino comune di Alvignano, nessun problema del genere, anzi!
Si è saputo che ne beneficerebbe anche la famiglia di un amministratore, conosciuto professionista, che avrebbe intenzione di donare tutto ad altre persone! Una situazione al limite della credibilità ma almeno si è saputo, non solo del palese errore (da far rettificare, salvo a diventare complici), ma anche il numero dei beneficiari!
A Caiazzo (solito) silenzio assordante!
I nuclei familiari ignorati devono considerarsi esclusi senza neanche avere il diritto di saperlo, neanche sapere quanti sono i (nuclei) beneficiari, men che meno ricorrrere se indebitamente scavalcati: sarebbe democrazia questa?
Concludo con una domanda “poco pertinente” ma strettamente attuale: il sindaco Giaquinto e tutta la sua squadra, assessori e consiglieri, hanno tutti rinunciato alla indennità e gettoni di presenza? O anche tutti loro hanno mutuato la “parabola” da buon samaritano-cubulterino, di devolvere tutto al prossimo?
(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)