Il nuovo numero in edicola e online
da domenica 18 giugno
Cala il sipario su un’esistenza controversa ma non sul modello sociale che si è imposto per 30 anni. Stravolgendo l’estetica e l’etica pubblica. E lasciando irrisolti i problemi del Paese. «Anche se Silvio non c’è più rimane il berlusconismo. L’Italia è ancora alle prese con questioni irrisolte da decenni. E mai affrontate dai suoi governi», sottolinea il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale.
Silvio Berlusconi ha segnato un’epoca di crisi. Che non è finita con lui. «La sua cultura non aveva alcun mezzo per contrastare la crisi dello Stato sociale e le disuguaglianza. La sua debacle coinvolge tutto il ceto politico», scrive Massimo Cacciari.
Mentre Sergio Rizzo racconta una telefonata avvenuta nel 2018 tra Eugenio Scalfari e Silvio Berlusconi, Bruno Manfellotto descrive la battaglia lunga decenni del nostro settimanale «contro il Cav. La sua politica, i suoi affari, i suoi comportamenti, la sua visione del mondo»: cento e più le copertine de L’Espresso che l’hanno avuto come protagonista.
«Succesion, la saga è cominciata», spiega Susanna Turco: «Meloni si prende il Berlusconismo e battezza Silvio “underdog”, Salvini la insegue, Renzi lancia l’Opa sui transfughi forzisti verso il Terzo polo». Carlo Tecce descrive il declino dell’impero berlusconiano. E Paolo Biondani fa il punto su trent’anni di processi: «Berlusconi ha subito solo una condanna per frode fiscale. Le pene più gravi inflitte ai suoi fedelissimi da Previti a Dell’Utri».
Speciale Pride 2023: l’onda arcobaleno travolge l’Italia dei no. Quella delle scelte repressive e securitarie. Delle campagne pro-vita e sui figli delle famiglie omogenitoriali. Come spiega Simone Alliva nell’articolo che apre la sezione speciale de L’Espresso dedicata al Pride, intorno al mondo queer si coalizza il dissenso contro il pericolo di derive oscurantiste. Chi scende in piazza racconta «l’orgoglio di esserci e le battaglie per opporsi a ogni forma di discriminazione e sfruttamento».
«Marciamo in catene per spezzare i vincoli», scrive, infatti, Chiara Sfregola. Mentre Nicola Zanella descrive i 40 anni del Circolo Mario Mieli: in mostra foto, racconti e documenti che ripercorrono la storia della comunità Lgbt+ in Italia.
Dal Calcio agli hotel. Le spericolate imprese di Macchia
Donato Macchia, l’imprenditore lucano patron del Potenza Calcio, è al centro di un’indagine su un’asta per terreni nelle mire del clan Delli Gatti. Pesa lo spettro di un’interdittiva sull’impero. Ne scrive Arturo Mora
Lunga vita ai jeans
Sdrucito, chic, informale, sexy. Globale prima della globalizzazione. Il classico Levi’s 501 compie 150 anni. Un tempo capo da lavoro oggi è uno dei feticci preferiti dalle star. Fa il punto Ivo Stefano Germano
E poi Disarmo e diritti, ripartiamo da Berlinguer di Manfredi Alberti, il colloquio di Antonia Matarrese con Heinz Beck, il design del futuro è donna di Giuseppe Fantasia. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.