Caserta. Reggia, recupero acquedotto ‘Carolino’ e sorgenti del ‘Fizzo’: bando pubblicato
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E’ stato pubblicato il secondo bando PNRR della Reggia di Caserta: è per le sorgenti del Fizzo e l’Acquedotto carolino.
Aperta la procedura di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura relativi al progetto di fattibilità tecnico-economica, di indagini e di rilievo per il recupero e la valorizzazione delle sorgenti del Fizzo e dell’Acquedotto carolino” (componente progettuale 1 – “Interventi di restauro e valorizzazione del complesso del Parco della Reggia di Caserta”). L’importo previsto dei lavori è pari a € 3.250.000,00. L’importo dei servizi di progettazione è pari a € 625.190,77.
L’intervento è inserito nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Turismo e Cultura 4.0, Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale”, Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” – https://pnrr.cultura.gov.it/misura-2-rigenerazione-di-piccoli-siti-culturali-patrimonio-culturale-religioso-e-rurale/2-3-programmi-per-valorizzare-lidentita-dei-luoghi-parchi-e-giardini-storici – che ha destinato alla Reggia di Caserta venticinque milioni di euro per l’attuazione del progetto “Interventi di restauro e valorizzazione del complesso del Parco della Reggia di Caserta”. Esso ha quattro componenti progettuali: tutela e salvaguardia del Bosco storico e delle strutture architettoniche della Reale Tenuta di San Silvestro (bando indetto a fine maggio e in scadenza il 26 giugno); recupero e valorizzazione delle Sorgenti del Fizzo e dell’Acquedotto Carolino; realizzazione di un nuovo sistema di irrigazione del Parco Reale e rigenerazione delle praterie; restauro, recupero e valorizzazione della Via d’acqua (fontane monumentali, peschiere, vasche e bacini).
L’investimento dedicato a questa straordinaria infrastruttura costruita da Luigi Vanvitelli sarà relativa all’adeguamento funzionale dell’impianto di captazione dell’acqua per la corretta gestione della preziosa risorsa naturale lungo tutto il percorso dell’acquedotto, a servizio non solo della Reggia di Caserta ma anche del territorio che attraversa, dalle sorgenti del Fizzo fino alla grotta artificiale posta a conclusione del Parco reale con la scenografica Cascata grande.
La necessità di conoscere la struttura architettonica e il suo attuale stato di conservazione è alla base del progetto. La mappatura del tracciato, con indagini morfologiche, geologiche, geotecniche, idrologiche, idrauliche, sismiche, di evoluzione storica, di destinazioni urbanistiche, di valori paesistici, architettonici, storico-culturali, di archeologia preventiva, di vincoli normativi, consentirà per la prima volta di comprendere con precisione il percorso del canale permettendo di intervenire in caso di criticità e di malfunzionamento. L’investimento mira quindi a elevare gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e fruizione pubblica del bene nonché ad assicurarne la migliore conservazione nel tempo, in un’ottica di sostenibilità e resilienza.
L’Acquedotto carolino rappresenta una delle opere di ingegneria e architettura più maestose e sofisticate, nella realizzazione, nel funzionamento e nella gestione, presenti in Italia. Esso rientra nel generale piano di rinnovamento urbanistico e architettonico voluto da Carlo di Borbone che pose a capo del suo ambizioso programma Luigi Vanvitelli. Il Maestro doveva realizzare una struttura che fosse capace di fornire acqua al palazzo, ai giardini, alla nuova città che andava formandosi e di incrementare il seicentesco acquedotto di Carmignano che alimentava la città di Napoli. Inoltre doveva servire i numerosi opifici, mulini, fontane e peschiere presenti lungo le aree suburbane. Esso coniuga tecnologia e forme tipiche della cultura classica ed è espressione di un governo che esprimeva il suo potere disegnando il territorio ed edificando opere per l’alta borghesia e per il popolo. Questa maestosa opera idraulica, i cui lavori ebbero inizio nel 1753 e si protrassero sino al 1770. La struttura attraversa i territori a cavallo delle province di Benevento e Caserta ed è lunga circa 38 km.
Nel 2010 l’Acquedotto carolino è stato oggetto di un passaggio di consegne tra l’Agenzia del Demanio e la Soprintendenza di Caserta e Benevento. In seguito poi all’approvazione del “Progetto di riassegnazione e di restituzione degli spazi del Complesso della Reggia alla loro esclusiva destinazione culturale, educativa e museale” alla Reggia di Caserta è stato assegnato anche l’Acquedotto Carolino. L’area delle Sorgenti del Fizzo è invece accessibile dal vivaio forestale della Regione Campania “Vivaio Fizzo”.
L’appalto è stato definito con Invitalia, in collaborazione con l’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR e con il Servizio VIII del Segretariato generale del MiC. Le offerte possono essere presentate tramite il portale Ingate fino alle ore 17 del 10.07.23.
Ai fini della presentazione dell’offerta, l’operatore economico deve procedere, a pena di esclusione, alla visita dei luoghi, in ragione della tipologia, contenuto e complessità dell’intervento e dei servizi da affidare, afferenti ad un complesso monumentale quale quello della Reggia di Caserta. I sopralluoghi potranno essere svolti nei giorni 27 e 28 giugno 2023. Il sopralluogo potrà essere svolto solo previo appuntamento da richiedere, mediante la piattaforma telematica, entro e non oltre il giorno 26 giugno 2023.
Tutte le info sul sito istituzionale del Museo, al link https://reggiadicaserta.cultura.gov.it/recupero-e-valorizzazione-delle-sorgenti-del-fizzo-e-dellacquedotto-carolino, e sul sito Invitalia al link https://ingate.invitalia.it/esop/guest/go/opportunity/detail?opportunityId=9940
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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