Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàCronaca

Duplice omicidio a Sant’Antimo, cognati uccisi per un sospetto. Il sindaco : «dolore che si aggiunge al dolore»

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Sant’Antimo – A poche ore dalla fiaccolata in programma alle 19 di giovedì 8 giugno, per ricordare la 27enne Giulia Tramontano, iniziativa confermata dal sindaco per «stringersi attorno alla famiglia di Giulia e Thiago nel momento di massimo dolore» – la giovane è originaria proprio del comune dell’hinterland nord di Napoli – un risveglio da incubo, da lasciare atterriti, attenderà all’indomani la comunità: un altro lutto da affrontare in conseguenza di un duplice omicidio.

“Un dolore che si aggiunge al dolore” sono solo alcune delle parole rivolte dal sindaco, Massimo Buonanno, alla sua comunità, già fortemente provata dall’omicidio di Giulia incinta di Thiago (7 mesi), uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello a Senago nel Milanese.
Il primo cittadino parla di “fatto gravissimo, che ci rattrista ancora di più”. “La città – dice – si è svegliata sgomenta proprio nella giornata in cui abbiamo organizzato la fiaccolata per Giulia.
Purtroppo a Sant’Antimo c’è ancora tanto da fare per sensibilizzare la cittadinanza ad una generale cultura della legalità.
E il parroco ha ragione quando dice che mancano luoghi di aggregazione; per questo negli ultimi mesi abbiamo riaperto le ville comunali che erano chiuse”.
«Facciamo fatica a concepire delitti come quello di Giulia, ma anche la follia di chi ammazza la nuora nella casa dove si trovano i propri nipoti”, ha commentato in serata il presidente della Regione Vincenzo De Luca, partecipando alla fiaccolata.
“Violenza, violenza, sempre e solo violenza” – afferma il parroco don Salvatore Coviello – che conosceva bene Giulia ma non le vittime del duplice omicidio, originarie del vicino comune di Casandrino.
Con queste parole si accompagna la notizia di altre due vite recise dalla follia di un uomo che avrebbe ucciso un ragazzo e una ragazza – cognati – spinto dal sospetto di una relazione extraconiugale tra i due.
Uccisi dal suocero, Raffaele Caiazzo, 44enne di Caserta, le vittime sono: Luigi Cammisa, 29 anni, e Maria Brigida Pesacane, 24 anni.
Rispettivamente genero e nuora in quanto sposati ai suoi figli, Anna e Alfredo, i giovani erano ritenuti amanti a causa – sembrerebbe – di voci che si rincorrevano nel piccolo paese.
Un sospetto che l’uomo nutriva già da qualche tempo e di cui aveva parlato ai suoi figli, coniugi delle vittime, i quali lo hanno accusato di inventarsi ogni cosa e di essere un ‘rovina famiglie’.
Né i litigi né le minacce – come quella proveniente dal figlio Alfredo di non fargli più vedere i nipotini, stando a quanto raccontato da Caiazzo – riescono a farlo desistere da quella che è ormai divenuta un’ ossessione e il movente per commettere un duplice omicidio.
Raggiunti da colpi di arma da fuoco in luoghi diversi; lui muore in strada, lei in casa.
Il cadavere di Luigi C. è stato, infatti, ritrovato, a terra, in piazzetta Sant’Antonio dai Carabinieri della Compagnia di Giugliano giunti sul posto in seguito ad una segnalazione di colpi di arma da fuoco.
Le grida delle donne, parenti e conoscenti della vittima, dinanzi ad un simile scenario, hanno reso quei momenti ancor più strazianti.
Erano le 6,30 del mattino e l’uomo – operaio edile – era uscito di casa per recarsi al lavoro.
Sposato con Anna, lascia una bimba di 7 anni e un bimbo di 4.
Al contempo, i militari rinvenivano il corpo senza vita di Maria Brigida P. in un appartamento di via Caruso, 17.
Qui, la donna, viveva con il marito Alfredo e i suoi due figlioletti: una bimba di 4 anni e l’ultimo arrivato di soli 2 anni.
Diversi i colpi di pistola da cui anche lei è stata raggiunta e uccisa.
I bambini ancora dormivano ma potevano sentire ciò che accadeva, i colpi di pistola esplosi contro la giovane donna nella sua stessa casa.

L’uomo si è poi costituito nella caserma carabinieri di Gricignano di Aversa (Caserta) per essere, poi, trasferito dai militari nella caserma della Compagnia di Giugliano in Campania.
Nel corso di un lungo interrogatorio reso alla Compagnia dei Carabinieri di Giugliano in Campania al pm di Napoli Nord Alberto Della Valle, alla presenza del suo legale Luigi Ciocio, ha ammesso di aver sparato e ucciso il genero ma non la nuora, non potendo – per un vuoto di memoria – ricostruire i momenti successivi.

Sottoposto a fermo da parte della Procura di Napoli Nord per il duplice omicidio (contestate anche le aggravanti dei futili motivi e di aver agito contro un affine in linea diretta) e per detenzione e porto d’arma abusivi (l’arma non è ancora stata ritrovata), è stato trasferito nel carcere di Poggioreale in attesa della convalida del provvedimento restrittivo da parte del Gip.

L’autopsia sulle salme di Luigi e Maria verrà eseguita in questi giorni.

Il suocero deve rispondere di duplice omicidio volontario.

Si attende l’udienza di convalida del fermo disposto dalla Procura guidata da Maria Antonietta Troncone.

L’articolo Duplice omicidio a Sant’Antimo, cognati uccisi per un sospetto. Il sindaco : «dolore che si aggiunge al dolore» proviene da BelvedereNews.

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!