Caiazzo. Nuovo colpaccio di Sangiovanni che ‘richiama’ un nutrito gruppo di turisti nella ‘sua’ frazione
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Gli scoop sono nel suo DNA quindi non può sorprendere che stavolta Giuseppe Sangiovanni lo abbia basato sulla sua frazione, amata quanto purtropo trascurata, dove all’occhio attento del nostro non poteva sfuggire un particolare “da guinness”, evidentemene finora mai considerato: un “mini vicolo”!
Il gruppo trekking- Casa Betania Anspi di Castel Morrone, il primo in Italia ad attraversarlo.
RIFLETTORI SUL VICOLO DEI RECORD DI SAN GIOVANNI E PAOLO
di Giuseppe Sangiovanni
La masseria di Montecarmignano, nota per l’efferata strage nazista del 13 ottobre del 1943, “visitata” negli ultimi giorni da un nutrito gruppo trekking di Castel Morrone, guidato dalla vulcanica, inossidabile Emilia Genzano, maratoneta da record (più volte ha percorso migliaia di chilometri a piedi, da Caserta in Trentino: percorso legato ad una suora, morta in odore di santità).
Trekking culturale, quello praticato dal sodalizio capitanato da Emilia. Tra storia, ambiente, movimento, fede, arte.
Visitati borghi caratteristici, bellezze naturali, storiche ed artistiche. Tracce del passato, sorprese e scoperte.
Come accaduto a San Giovanni e Paolo, amena frazione del comune di Caiazzo, che ha visto il gruppo attraversare il vicolo più stretto d’Italia.
Singolare scoperta nel paesino caiatino, che potrebbe entrare nel Guinnes dei primati.
A SAN GIOVANNI E PAOLO, IL VICOLO PIU’ STRETTO D’ITALIA: VEROSIMILMENTE, SECONDO AL MONDO!
San Giovanni e Paolo, amena frazione del comune di Caiazzo,già nota alle cronache nazionali, potrebbe aspirare ad entrare nel Guinnes dei Primati. Di chi scrive, la curiosa scoperta, che attraversando diverse volte un vicolo stretto del borgo “santiannese”, ha avuto l’idea di misurare la risicata larghezza.
In seguito l’incursione su Internet e la sorprendente scoperta. Quel vicolo attraversato tante volte, è il vicolo più stretto d’Italia e verosimilmente, il secondo più angusto nel mondo.
Un vicolo anonimo, in tufo, che si trova a 50 metri circa dalla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. Il vicolo da guinnes, congiunge Largo San Vito a Via Cerro.
Lungo 20 metri circa, gran parte percorribile solo camminando di traverso. Di conseguenza non possono incrociarsi due persone contemporaneamente. “Il vicolo più stretto d’Italia”, da certificare, è largo 44 centimetri all’altezza del torace di un uomo alto 170 centimetri, ma più in basso si restringe a 33 cm. Non ha un nome, un faro non sempre funzionante.
NEGLI ANNI “70 UNA MUCCA RIMASE INCASTRATA
Vicolo, teatro nei primi anni “70 di un fatto assai curioso. Una mucca fuggita da una stalla, fu ritrovata incastrata nel vicolo.
Poco piu’ della testa rimase bloccata. Una scena per certi versi divertente, per noi adolescenti. Spinta, tirata per la coda, senza risultato da tre uomini. Imbragata sapientemente, fu un trattore a liberarla e tutti noi a gioire per il lieto fine.
Il piccolo borgo, famoso per la cicoria caiatina (lanciata dallo scrivente sui media nazionali), dagli effetti mirabolanti, per il vino Pallagrello e l’olio caiazzano, sempre presente sulla mensa del Re di Napoli, da oggi ha un motivo ìn più per attirare turisti ed aspirare ad entrare nel Guinnes dei primati, certificando l’originale record.
La strada che si è aggiudicata il Guinness dei primati per essere la strada più stretta del mondo è la Spreuerhofstrasse, a Reutlingen, in Germania, a una quarantina di chilometri da Stoccarda. Nel punto più stretto misura 31 centimetri.
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