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da domenica 7 maggio
Lo scudetto, il turismo. Tutto il mondo guarda Napoli che cerca il riscatto anche nel calcio: un’occasione da sfruttare, insieme al Pnrr, per far rinascere una città abituata a salvarsi da sola. «Il successo sportivo dovrà trasformarsi in una leva di rilancio a livello internazionale», scrive Anna Dichiarante nell’articolo di copertina: la lezione del pallone insegna a non aspettare gli uomini della provvidenza. Si vince se si crea un sistema virtuoso.
«Saremo un esempio per i sud della terra», commenta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Che confessa di essersi innamorato della squadra di Aurelio De Laurentiis. «Il Presidente reo di aver ceduto molti big. Ora però acclamato come l’uomo capace di riportare la città ai fasti di un tempo», spiega Giovanni Chianelli. Ma chi ci guadagna con lo scudetto? «Il merchandising è una voce importante nel bilancio dei club. Non per quello azzurro però. Spesso della vendita di sciarpe e magliette beneficiano i clan, padroni della contraffazione. Un motivo di scontro con gli ultras», scrive Gianfrancesco Turano mentre Diego Da Silva racconta la città nell’attesa scenografica della nuova rinascita. «Ma finita la festa cerchiamo di non gabbare lo santo», esorta il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale. «Continuiamo a parlare di dignità del lavoro, le sfide si affrontano perché si vogliono vincere».
Mine straniere sul cammino del governo
I dubbi sull’attuazione del Pnrr e la mancata approvazione del Mes non ispirano fiducia né alla Ue né ai mercati. L’accordo con la Cina rende diffidenti gli Stati Uniti ma non rinnovare l’intesa sulla Via della Seta sarebbe uno sgarbo diplomatico a Pechino. Sono tante le scelte difficili che il Governo Meloni si trova ad affrontare. Ne scrivono Vittorio Malagutti e Carlo Tecce
Camaleonti all’assalto
Nella scorsa legislatura ci sono stati 449 cambi di casacca. Oggi in tanti corrono verso Fratelli d’Italia, non solo politici di primo e secondo piano ma anche manager. «Non deve essere stato facile per Giorgia Meloni accogliere tante anime perse», scrive Sergio Rizzo
Giusto o sbagliato il meteo è sempre un affare
Fatturati e utili milionari: le previsioni si rivelano un mercato profittevole grazie all’attenzione crescente che genera contatti e pubblicità. Anche ricorrendo a un vocabolario enfatico, a titoli ammiccanti, spesso allarmisti, «con l’obiettivo di moltiplicare i clic e quindi anche gli introiti delle inserzioni», spiega Vittorio Malagutti
Lezioni di differenze
Ruoli senza stereotipi, identità complesse, sguardi diversi sulla Storia. Antologie e sussidiari oggi devono tenere conto di sensibilità nuove: «Senza toccare i programmi ministeriali, c’è largo spazio per includere altri punti di vista, per una visione più aperta del mondo». Ne scrive Paolo di Paolo
E poi, i giovani che partono lasciano meno lavoro a quelli che restano di Emanuele Coen, Il Sudan in guerra di Irene Panozzo, Il cavaliere bianco che non ha salvato la Gkn di Gloria Riva. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.