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Fiume rosso con studenti e prof: l’opposizione si ritrova a Firenze: ABBRACCIO CONTE SCHLEN

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Fiume rosso con studenti e prof: l’opposizione si ritrova a Firenze

IN 20MILA CONTRO VALDITARA – Cauti sulle armi. I 5S: “Siamo guardinghi, da Schlein attendiamo fatti”. Non agitano il tema per non scontrarsi con lei

DI LUCA DE CAROLIS

5 MARZO 2023

Inviato a Firenze. Tanta, tantissima gente. “C’erano sicuramente molto più di 50mila persone” celebra la Cgil. E pazienza se la Questura di Firenze di partecipanti ne ha contati 20mila. Comunque la sinistra si è ritrovata, anche se non sa ancora cos’è, dove andrà e esattamente con chi. Comunque in un sabato di sole le vie strette del centro fiorentino si sono stipate di tutte le sfumature del rosso, antico e non. Tutte in fila per la manifestazione a difesa della scuola e della Costituzione, nella città dove pochi giorni fa alcuni ragazzi sono stati vittima di un’aggressione dai contorni squadristi davanti al liceo classico Michelangiolo. Abbastanza per raggrumarsi contro il governo delle destre. Così ecco gli stendardi: da quelli del Pci e di Rifondazione fino alle bandiere di Cgil, Anpi e Arci. Per arrivare ovviamente a Pd e 5Stelle, cioè a Elly Schlein e a Giuseppe Conte. Alleati molto possibili, avversari certi, perché il centrosinistra non potranno guidarlo in due, e le Europee del 2024 saranno una conta.

Nell’attesa Conte e Schlein vivono il corteo marcandosi a distanza: lui in coda con tante signore a battergli le mani e un gruppo di parlamentari e eletti a fargli da eventuale scudo. Lei alla testa con i dem a lei più vicini e tanti ragazzi attorno. “Giuseppe ed Elly sono distanti tra loro un chilometro e 300 metri” calcolano a un certo punto. Si ritroveranno con Maurizio Landini in piazza Santa Croce, dove parleranno per pochi minuti. Ma dovranno ritrovarsi su ben altro, per ricostruire quella coalizione dove non prevedono Renzi e Calenda: non a caso assenti, anche se una delegazione di Iv compare, guidata da una Teresa Bellanova in cappotto tatticamente rosso, come a lasciare aperto uno spiraglio per il futuro. Di certo è per non pregiudicare il dialogo che nella manifestazione il M5S non agita il nodo delle armi all’Ucraina, su cui la pensa diversamente da Schlein. “Oggi è un dossier da tenere basso” conferma più di un grillino.

Anche se le bandiere della pace si notano, assieme a un cartello che ricorda: “L’Italia ripudia la guerra”. E anche se Nicola Fratoianni (Sinistra italiana) se ne duole in mattinata sul manifesto: “Con Schlein non vedo un cambio di linea del Pd sull’Ucraina”. Ma il corteo “può aprire una stagione nuova” auspica proprio Fratoianni. Ecco perché la cautela del leader dei 5Stelle, a cui tutti chiedono di Schlein, e lui: “La competizione mi piace, ma il punto non è la leadership: ben venga il dialogo sui temi”. Le telecamere si fanno calca, quando l’ex premier arriva in piazza della Santissima Annunziata alle 14. Ma viene accolto bene, nel corteo dove evocano Gramsci (“Odio gli indifferenti”) e dove la preside del liceo Leonardo Da Vinci Annalisa Savino – autrice della lettera sull’antifascismo duramente criticata dal ministro dell’Istruzione Valditara – è l’ospite d’onore. “Siamo qui perché il governo ha sbagliato due volte sulla vicenda del liceo: non ha condannato l’aggressione e Valditara ha censurato l’ottima lettera della preside” sostiene Conte.

Dai megafoni e dal palco invocano più volte le dimissioni del ministro. L’ex premier invece scandisce: “Noi ci siamo su battaglie che non riguardano solo le forze progressiste, qui stiamo difendendo principi costituzionali”. Come per allargare lo sguardo al centro. “Non voglio schiacciarmi a sinistra” ripete da giorni ai suoi Conte. “Questa le sembra la marcia del Quarto Stato?” gli chiedono. “Mancano gli operai” replica. Attorno, la circospezione dei suoi. “Schlein è una bella novità ma siamo guardinghi” ammette la capogruppo in Senato Barbara Floridia. “Elly finora è un bel trailer, aspettiamo il film” riassume il vicepresidente Riccardo Ricciardi. Ma il M5S non vuole perdere quel treno. “Firenze è stato l’epicentro della non violenza e noi c’eravamo, non siamo indifferenti” giura il deputato Andrea Quartini. Fiducioso, sul futuro tutto da scrivere.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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