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Caserta. Allevatori bufalini, sconcertati e disperati, vogliono incontrare i ministri Lollobrigida e Schillaci

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Nuovo documento del Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino che rende noto:

Abbiamo chiesto l’incontro ai Ministri Lollobrigida e Schillaci:  bene il passo avanti del Governo che ha assunto l’odg dei Parlamentari; ora è il tempo delle soluzioni e della condivisione

Dopo la convocazione della conferenza stampa alla Camera dei Deputati per il 9 marzo alle ore 10 in cui sarà presentata ai Parlamentari italiani la petizione europea con la richiesta alla Commissione Europea di intervenire per far rispettare le direttive comunitarie alla Regione Campania e dopo la richiesta al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato (Sen. Luca De Carlo) di avviare una Indagine Conoscitiva per verificare quanto sta accadendo in Provincia di Caserta con l’Applicazione del Piano voluto dalla Regione Campania, oggi il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino compie il terzo dei 5 atti rivolti alle istituzioni in preparazione della giornata di mobilitazione dell’11 marzo intitolata “IL GIORNO DELLA VERGOGNA DELLE ISTITUZIONI“.

Il portavoce del Coordinamento Unitario ha indirizzato una lettera al MInistro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste,  On.le Francesco Lollobrigida, ed al Ministro della Salute,  Prof. Orazio Schillaci, invitando i Ministri a incontrare gli allevatori e il Movimento Salviamo le Bufale, fin dalla manifestazione dell’11 se ve ne saranno le condizioni o, comunque, a ricevere quanto prima i responsabili del Cordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino.

Ai Ministri, Fabbris, ha espresso l’apprezzamento per la posizione assunta dal Governo in occasione della seduta delle COMMISSIONI RIUNITE 1ª e 5ª del 09/02/2023 che ha dato parere positivo (dunque assumendolo) all’ordine del giorno presentato dai Parlamentari  De Carlo, Petrenga, Cosenza, Matera, Rastrelli e Iannone, che ringraziamo dando atto della corretteza nel merito dell’analisi e nella sostanza delle proposte (vedi sotto il testo allegato).

L’OdG approvato è certamente un significativo passo avanti nel percorso istituzionale e politico per trovare una soluzione ai problemi drammatici prodotti con il fallimento del Piano di eradicazione della BRC e della TBC bufalina in Campania.

I parlamentari proponenti hanno opportunamente impegnato il governo a “valutare l’opportunità di intraprendere iniziative volte al contenimento e all’eradicazione delle patologie infettive del bestiame bufalino italiano, con la piena applicazione del Regolamento UE n. 689/2020, in cui siano previste, in particolare, le seguenti misure prioritarie:

a) l’autocontrollo sanitario ed il pieno riconoscimento del ruolo dell’allevatore in quanto OSA (Operatore di Sicurezza Alimentare) che assicura e garantisce la salute del bestiame e la qualità igienico-sanitaria delle produzioni zootecniche, avvalendosi della collaborazione di veterinari aziendali e dei Laboratori Ufficiali riconosciuti dallo Stato;

b) l’adozione di nuovi piani provinciali di profilassi per il contenimento e l’eradicazione delle patologie infettive del bestiame bufalino allevato, in particolare la brucellosi e la tubercolosi, nel pieno rispetto delle norme della World Animal Health Organizatione (OIE) e dei Regolamenti (UE), prevedendo l’uso dei vaccini;
c) la tracciabilità del latte bufalino per garantire il controllo igienico-sanitario della filiera di produzione, in tal senso definendo le modalità con cui l’Autorità competente, addetta al controllo igienico-sanitario dei prodotti di origine animale, ne assicuri la vigilanza, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.116 e del regime di cui al Regolamento UE 2017/625;

d) l’istituzione di un “tavolo di confronto permanente” presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, formato da rappresentanti del medesimo ministero dell’agricoltura e del ministero della salute, dai rappresentanti del settore dell’allevamento bufalino, segnatamente della Provincia di Caserta, da esponenti della regione Campania e della ASL competente, finalizzato a monitorare e verificare costantemente la corretta applicazione dei sopra
citati piani provinciali e delle speciali procedure operative, al fine di limitare al massimo gli abbattimenti degli animali allevati.

Al due Ministri, Fabbris ha sottolineato come le richieste avanzate dai parlamentari e assunte dall’attuale Governo sono “parte integrante” delle proposte avanzate da tempo dal Coordinamento che, fra l’altro, proprio sul tema dell’applicazione del Regolamento Comunitario n. 689/20 ha presentanto una petizione alla Commissione Europea perché intervenga per richiamare la Regione Campania al suo pieno rispetto ed a dismettere le forzature interpretative in deroga alle regole ordinarie che tanta parte hanno avuto nel fallimento del Piano di eradicazione Regionale”

Il Coordinamento, nel mentre trasmette ai Ministri copia del testo della Petizione e ricordando di aver inviato ai loro dirigenti l’invito a partecipare alla Conferenza Stampa che si terrà a Montecitorio il 9 Marzo prossimo per presentare ai parlamentari italiani la petizione sul tema, chiede a una settimana dalla manifestazione dell’11 marzo 2023 indetta in occasione del GIORNO DELLA VERGOGNA PER IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI, di poterli incontrare, anche per poter consegnare direttamente a loro sia  un dossier sulle proposte avanzate in questo oltre un anno di iniziativa, sia  sulle diffide indirizzate all’On.le Speranza nella sua veste di Ministro uscente ed al Presidente De Luca.

Torniamo a chiedere oggi l’incontro, prendendo atto delle posizioni espresse dal Governo con l’assunzione dell’OdG proposto dai parlamentari; ci rimane l’amarezza che il Ministro alla Salute del Governo Precedente, on.le Roberto Speranza, non abbia mai voluto incontrarci nonostante le molte sollecitazioni indirizzategli oltre che da noi, da tanta parte dell’opinione pubblica e dell’impegno civile e democratico arrivando persino ad ignorare quindici giorni di sciopero della fame messo in campo per ottenere quell’ascolto ostinatamente e in maniera infondata negato”. Oggi, sottolinea Fabbris, “è arrivato il momento di abbandonare la via della contrapposizione ed, al contrario, di avviare l’ascolto per arrivare all’unico esito utile nell’interesse del territorio, delle comunità, degli allevatori e delle istituzioni. Quella del confronto per condividere le soluzioni, dal momento che nessun piano di risoluzione delle epizoozie può funzionare senza il coinvolgimento pieno delle aziende. Come ricordano i Parlamentari proponenti l’OdG, il Piano che ha funzionato fra il 2007 e il 2011 lo dimostra, così come questo che sta fallendo, fondato sulla contrapposizione, dimostra il contrario”.

In attesa di compiere nei prossimi giorni gli altri due atti in preparazione del Giorno della Vergogna (rivolti al Parlamento Europeo ed al Consiglio Regionale della Campania), il Coordinamento Unitario ha indetto per Lunedi sera 6 marzo alle ore 19 l’Assemblea degli allevatori presso la sede della NCO a Casal di Principe per definire gli aspetti organizzativi della Manifestazione dell’11 Marzo e indìce per martedi 7 marzo alle ore 11.30 una Conferenza Stampa per divulgare le modalità della Manifestazione, il documento che ne è alla base e per rendere pubblica la lettera aperta alla Giunta Regionale della Campania ed al Presidente Vincenzo De Luca  con cui si concluderanno gli appelli alle Istituzioni prima di mettere di nuovo i trattori in strada ed aprire la nuova fase di mobilitazione, tirando le somme su quale parte delle istituzioni avrà taciuto e quale, invece, avrà sentito il dovere civico di prendere parola rompendo il silenzio.

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