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Attualità

Brescia “la ricca”: 10mila domande di Rdc

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POVERTÀ

Brescia “la ricca”: 10mila domande di Rdc

LA CAPITALE DELLA CULTURA – L’assessore: “Anche gli occupati fanno fatica ad arrivare a fine mese”

DI ELISABETTA REGUITTI
12 FEBBRAIO 2023

Reddito di cittadinanza, non solo Sud. Tra i 424 mila percettori al Nord – stando all’ultima rilevazione Inps – Brescia è esempio emblematico: 10.502 domande per le quali è stata già erogata almeno una mensilità. Il dato è fornito da Marco Fenaroli, assessore ai Servizi sociali della giunta del sindaco Emilio Del Bono. Lo stop del reddito di cittadinanza previsto a luglio lo preoccupa: “Tra qualche mese chi perderà questo sostegno, senza poter contare su un’alternativa, affronterà una realtà ancora più dura di quella finora”. Parliamo di circa 200 sfratti per morosità nella sola Brescia, 2.303 sostegni economici forniti alle famiglie in difficoltà.

Fenaroli non difende solo il reddito cittadinanza ma anche il lavoro svolto dagli operatori del suo assessorato per individuare i reali stati di bisogno. Lo fa smembrando la definizione di occupabili. “Ci sono persone, spesso madri con figli, che sì percepiscono un reddito e quindi risultano occupate ma che in realtà, con i soldi che racimolano, non riescono a coprire nessuna spesa. È il caso limite della connessione tra lavoro e povertà – spiega -. Manca in assoluto una visione politica nazionale di insieme di ciò che è prioritario”. Poi rivolge una domanda: “Perché non si parla di salario minimo da utilizzare anche nelle contrattazioni dei lavoratori precari?”. La visione di insieme dell’assessore poggia su definizioni come “lavoro di accompagnamento sociale” e ammette l’inutilità dell’attuale sistema dei centri per l’impiego: “Oggi il lavoro, se si trova, è grazie solo alla vecchia raccomandazione o segnalazione”.

Brescia, nell’immaginario collettivo è una tipica ricca città del Nord, eppure la realtà quotidiana è pure quella che conosce e racconta Fenaroli con la sua storia e il suo curriculum: segretario della Camera del Lavoro, Spi Cgil, volontario Caritas del quartiere più antico e multietnico della città. Descrive le mille sfumature di una povertà sempre più diffusa: in soli otto mesi, oltre 9mila pacchi alimentari – di cui 582 a famiglie scappate dalla guerra in Ucraina – in sinergia tra Comune, Croce rossa, Caritas, associazioni Cauto e Maremosso, in una realtà in cui il volontariato è davvero una forza. “Qui i problemi non si nascono – commenta – non sempre riusciamo a risolvere tutto, ma di certo non facciamo finta di niente”. Si chiama “Fare patti” il progetto che tiene insieme quello che Fenaroli rivendica come l’imprinting dei mandati – dal 2013 – di Del Bono: democrazia orizzontale fatta di punti di comunità, associazioni di quartiere e consiglio di quartiere: durante il lockdown, 700 volontari giovani e “antichi giovani” (come li definisce) hanno garantito consegne di farmaci e alimenti.

Brescia è anche capitale della cultura 2023, passando da città del “tondino” alla Leonessa che ha forse imparato a mettere in mostra i suoi tesori storici e culturali. Da città di passaggio tra nord-est e nord-ovest a città in cui fermarsi per scoprirla. Sull’altro fronte, però, un welfare senza sinergia tra Governo e amministrazione comunale, finendo “esclusivamente sulle spalle dei Comuni”. Fenaroli tiene quindi a ricordare il lavoro dei Puc (Progetti utili alla collettività) con tirocini per l’autonomia e la riabilitazione delle persone. Perché tra le mille sfumature di povertà è già in corso anche quella sanitaria.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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