Uno, nessuno e centomila, tutti lo sapevano ma bisognava attendere la vittoria della destra per la cattura
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UNO, NESSUNO E CENTOMILSAL’ANTICIPAZIONE
“Tumbarello, Messina Denaro, il Sisde di Mori”: il verbale del 2012
STASERA A REPORT (RAI3) – L’ex sindaco Vaccarino in una udienza 11 anni fa rivelò il ruolo di raccordo del medico massone. E in una informativa dell’Arma del 2021 il latitante veniva già localizzato tra due luoghi: a Capo Granitola e in paese
DI SAUL CAIA
23 GENNAIO 2023
Si sapeva già dal 2012 che Alfonso Tumbarello, medico di base e massone, poteva essere un tramite per arrivare a Matteo Messina Denaro. Lo rivela Report, nella puntata in onda stasera alle 21,25 su Rai3, mostrando il verbale dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino (morto di Covid nel 2021): processo Golem II, durante l’udienza del 19 ottobre 2012 celebrata al tribunale di Marsala; proprio quel Vaccarino, alias Svetonio, che ha intrattenuto una corrispondenza epistolare (per conto dei servizi segreti) con Matteo Messina Denaro, che si firmava Alessio. Nella trascrizione, recuperata dall’archivio del giornalista Marco Bova, Vaccarino spiega in aula che in “accordo con il Sisde prese l’iniziativa di contattare” il fratello del latitante. “Sono stato io a chiedere al dottore Tumbarello di poter incontrare Salvatore Messina Denaro (il fratello di Matteo, ndr), perché era suo assistito”, riferisce Vaccarino. Perché quell’incontro? “Lo contatto perché ritenevo potesse portarsi avanti un’iniziativa, assolutamente legittima, creare un’area di servizio presso l’area Costa Gaia sull’autostrada, che porta in direzione Palermo da Castelvetrano”, aggiunge Vaccarino.
“Il professore Vaccarino ha un’idea. In quel periodo era libero Salvatore Messina Denaro, fratello di Matteo. Lui ottiene un appuntamento con Salvatore tramite il dottor Alfonso Tumbarello che era l’unico medico condotto di Campobello di Mazzara”, spiega ai microfoni di Report Teresa Principato, procuratore aggiunto a Palermo tra il 2009 e 2017, per anni sulle tracce del super latitante. L’incontro nello studio del medico Tumbarello sarebbe avvenuto tra “il 2001 e il 2002”, è Vaccarino a precisare in aula che l’arco temporale rientrava “dopo il 2001 e prima del 2004”, ovvero la “data della prima lettera a Matteo”.
Non basta, Matteo Messina Denaro sarebbe stato avvistato già nel 2021 a Torretta Granitola, frazione di Campobello di Mazara. Report mostra per la prima volta un’annotazione di servizio redatta dei carabinieri di Campobello, del novembre 2021, in cui una fonte confidenziale li informa che “a lui (Messina Denaro, ndr) non lo vogliono prendere” e che “qualcuno gli deve portare da mangiare e i vestiti puliti”. Aggiunge che “c’è gente di Campobello che sale e scende da Torretta” e di aver saputo che Messina Denaro “ha sempre la stessa faccia, ma molto invecchiato”.
La fonte spiega che il latitante a Campobello “è protetto ed i giovani lo elogiano”, anche perché comanda sempre lui, “il fratello Salvatore Messina Denaro”. L’informatore non ha dubbi: “Il paese è malato”. “La frazione di Torretta Granitola non è proprio nuova nella storia di Messina Denaro anche in virtù delle scorribande giovanili – spiega il giornalista Marco Bova –. E dopo l’arresto scopriamo che Andrea Bonafede, quello che gli ha prestato l’identità, è uno dei soci del New Acqua Splash, un parco acquatico che si trova lì”. Elementi che riletti oggi fanno riflettere sulla possibilità che già da tempo si avevano notizie precise sulla latitanza, mentre Matteo Messina Denaro si muoveva indisturbato tra la frazione di Torretta e il paese di Campobello, almeno due anni prima che gli uomini del Ros, guidati dalla Dda di Palermo, lo catturassero fuori dalla clinica palermitana de La Maddalena. Che il Trapanese sia stata storicamente una provincia-rifugio per i mammasantissima di Cosa Nostra, lo spiega a Report anche Massimo Russo, ex magistrato Dda di Palermo tra 1994 e 2007: “Riina aveva una casa a Mazara, Messina Denaro Matteo era Campobello, lo stesso dicasi per Bagarella, e per Brusca che era a Castellamare del Golfo. Evidentemente la rete di protezione lo garantiva”.
Oggi a Campobello vive ancora il fratello Salvatore Messina Denaro, e sempre a Campobello c’è lo studio del medico di base, e massone, Alfonso Tumbarello.
FONTE:
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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