L’angolo del lettore/ Vincenzo Restivo consiglia “Mia madre” di Bataille
Per il numero di novembre della rubrica “l’angolo del lettore”, lo scrittore Vincenzo Restivo ci consiglia un testo di Bataille intitolato “Mia madre” , Es, 2010
”Bataille ci conduce nel mondo torbido dei vizi umani, negli eccessi, nelle esagerazioni.
Vuole essere il resoconto spiazzante e eterodosso ( in fatto di erotismo ordinario), di un’ascesa agli inferi, dell’annientamento della propria identità di essere carnosi, duttili, consistenti. È, soprattutto, la descrizione ( realista per quanto DeSadiana), di una società alta borghese, intinta nei vizi del proprio perbenismo di facciata.
Pierre ama sua madre, e la ama nonostante tutto il suo (dis)equilibrio. Questa, dal suo canto, lo conduce -fedele solo ai dettami del suo egoismo erotico e non a quelli accoglienti di madre- , alla scoperta di una sessualità che toccherà presto i limiti della decenza.
Ma la domanda è: c’è decenza etica lì dove non si conoscono i limiti della stessa
La sessualità diventa il trait d’union tra due realtà che si toccano nel loro oblio devastante. Una madre e un figlio che annientano le loro gerarchie a favore di un piacere illecito.
Una parabola, questa, sul bisogno di denunciare la condizione umana nel suo aspetto più materiale, quella di corpi dissociati dalla coscienza che ci rende (a detta di molti), differenti ad altre specie.
Una coscienza che ci pone, nei confronti di altre esistenze, in una condizione di ingiustificata supremazia.
Il libro è uscito postumo solo nel 1966, 120 pagine pubblicato in Italia dalla controcorrente SE che resta sempre una garanzia in fatto di letteratura di genere.
N’è stato tratto un film nel 2004 per la regia di Christopher Honoré che é sempre buono procurarsi.
Buona lettura
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