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Carditello. Summer School, monito per pm, politici e cronisti: ‘le mafie sono vive’

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Terminata “la due giorni” su giornalismo d’inchiesta alla Reggia di Carditello.

Si è conclusa con l’assegnazione del Premio di Giornalismo Civile e Investigativo a Toni Mira (inviato di “Avvenire”) e a Silvestro Montanaro (alla memoria), la Summer School Ucsi tenuta quest’anno alla Reggia di Carditello, il Real sito borbonico di San Tammaro, nel Casertano.

Tante testimonianze di protagonisti diretti della lotta alle mafie, da magistrati come il Procuratore nazionale Antimafia Melillo – ex capo fino a pochi mesi fa della Procura di Napoli – al giudice del processo Spartacus Raffaello Magi ai tanti ex pm della Dda partenopea come Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Sandro D’Alessio, a giornalisti da sempre impegnati nel raccontare l’aggressività della mafie ma anche il punto di vista delle vittime, come Salvo Palazzolo, Rosaria Capacchione e Raffaele Sardo, a politici che hanno fatto parte attiva del movimento anticamorra come Antonio Bassolino.

Proprio Capacchione ha ritirato il premio alla memoria a Montanaro, e ha ricordato che nel territorio casertano “permangono ancora tanti problemi sociali ed economici.

La reazione dello Stato alla violenza della camorra c’è stata dopo il 2008 (anno della stagione stragista nel Casertano targata Giuseppe Setola, ndr), ma tutto si è fermato lì, alla repressione”.

Presenti tanti studenti di scuole del territorio, come il Liceo Classico Segrè di Aversa, che hanno posto domande ai protagonisti. Nella prima giornata della Summer School, venerdì, il tema conduttore è stata la marcia di Don Riboldi e Antonio Bassolino a Ottaviano 40 anni fa, sotto il castello di Cutolo; un argomento oggi di attualità viste le discussioni sulla serie tv sull’ex boss della Nuova Camorra organizzata (morto il 17 febbraio 2021); ci si è soffermati sulla mancanza di un movimento anticlan come quello di allora.

“La camorra non è l’anti Stato, sta dentro lo Stato – ha sottolineato Bassolino – sta dentro l’economia nei tanti rapporti malati, sta dentro la società, nella mentalità. Senza conflitto non nascono generazioni politiche”.

Importanti anche le “denunce” dei magistrati che operano sul territorio circa le inefficienze della giustizia, che minano la lotta all’illegalità; il presidente del Tribunale di Napoli Nord Picardi ha ricordato “la situazione di stallo” che si vive al palazzo di giustizia di Aversa – più volte segnalata anche di persona ai vari Guardasigilli, tra cui la Cartabia venuta ad Aversa nel luglio 2021 – in cui “la grave insufficienza di risorse”, che si trascina dalla nascita del tribunale (settembre 2013) che comprende uno dei territori più complicati d’Italia, quello tra Napoli e Caserta dove c’è la Terra dei Fuochi, richiama la necessità “di un intervento urgente da parte dello Stato”.

Ad Aversa ormai, viste le carenze di magistrati e cancellieri, e l’altissimo numero di procedimenti, i processi vengono messi in calendario addirittura nel 2026. Il procuratore di Santa Maria Capua Vetere Carmine Renzulli ha invece raccontato invece dei problemi dell’ambiente che attanagliano il territorio, ma ha anche sottolineato passi in avanti della linea di costa e della balneazione.

“Ma sono un piccolo cambiamento rispetto ai problemi globali”. Nel 2023 la Summer School si terrà a maggio sempre a Carditello, con un’idea. “Vogliamo farla diventare scuola di legalità” dice Luigi Ferraiuolo.

(ANSA – YEC-SV – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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