Campania. Regione, assemblea ‘sconvocata’: allevatori bufalini prospettano agitazione fino alle elezioni
Uno schiaffo irresponsabile alla democrazia ed alle istituzioni degno di regimi dittatoriali.
Venerdì mattina si sarebbe dovuto tenere, nella sala Nassyria del Consiglio Regionale della Campania, alle ore 12, l’incontro richiesto dal Coordinamento e convocato dal Presidente del Consiglio Gennaro Oliviero in accordo con i Presidenti della Quinta e Ottava Commissione Consigliare e con l’invito a partecipare ai componenti delle Commissioni stesse.
Invece è arrivata la sconvocazione della riunione con modalità e motivazioni francamente sorprendenti quanto pretestuose. Dopo che per giorni si sapeva della convocazione, i due presidenti delle commissioni consigliari all’ultimo momento inviano una mail al Presidente del Consiglio in cui definiscono “irrituale la modalità della convocazione dell’incontro” e lo bacchettano fino a dare lezioni di etichetta istituzionale.
Non è un bello spettacolo per le Istituzioni. Abbiamo troppa esperienza per non sapere che l’incontro era stato concordato come sempre avviene ed è evidente che i due presidenti di commissione hanno avuto tutto il tempo per dire che non erano d’accordo prima e dopo la convocazione che, invece, è stata spedita e distribuita ai destinatari senza che fossero posti problemi.
Cosa è accadutorealmente? Chi è intervenuto per impedire che il Consiglio Regionale incontrasse gli allevatori e i sindaci per discutere della situazione? Certo, non è la prima volta che dobbiamo assistere a colpi di teatro come questo; basti pensare all’impegno pubblicamente assunto dal Vicepresidente Bonavitacola in sede di audizione in Consiglio il 2 maggio scorso che lo ha portato a produrre un documento di soluzione ragionevole prima presentato ai sindaci poi ….. “sparito” nel nulla (questa è solo una delle questioni di cui avremmo voluto chiedere al Consiglio). Non sappiamo se quel documento è sparito nelle stanze dell’Assessorato all’Agricoltura, in quelle degli Uffici dell’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno a Portici o nelle stanze della Presidenza della Regione. Sta di fatto che per magia è sparito esattamente come stanno sparendo tutti i tentativi di trovare delle soluzioni ragionevoli alla crisi.
Questa volta sparisce una intera riunione e, più che ad un colpo di teatro, assistiamo alla messa in scena di una farsa da operetta in cui viene allestito il funerale delle istituzioni elettive della Campania. E’ il Consiglio Regionale e i suoi eletti che ricevono lo schiaffo ed è l’Istituzione elettiva che oggi vede compromessa la sua credibilità, come capita in quei regimi dittatoriali in cui gli “eletti” sono poco più che tappezzeria.
A coloro che in questi giorni hanno invocato l’apertura di un tavolo istituzionale contro la logica della “Guerra contro le istituzioni”, non possiamo che chiedere: “chi sta facendo la guerra alle istituzioni? chi sta soffiando sul fuoco? forse qualcuno ha interesse ad accendere l’incendio”?
Chi ha paura di confrontarsi con gli allevatori? Forse chi vuole mantenere intatti gli interessi dei tanti che si stanno arricchendo sulle spalle degli allevatori e degli animali e non hanno alcun interesse a risolverla la crisi?
La realtà è sotto gli occhi di tutti ed è evidente che, mentre gli allevatori continuano a chiedere il confronto sulle proposte presentate per risolvere davvero la crisi, la crisi continua a essere tenuta in piedi dalla politica. Perché? Per chi?
Tutte domande che saranno presto oggetto della nostra campagna elettorale che faremo nelle strade e fra le persone ovunque ci saranno candidati che saranno chiamati in causa per quello che hanno fatto e non hanno fatto su questa vicenda e saranno portate nelle prossime iniziative di mobilitazione che avrà caratteristiche adeguate e proporzionate (come chiedeva il Vicepresidente Bonavitacola).
Lunedi sera 8 Agosto è convocata l’assemblea degli allevatori per decidere le modalità di apertura dello Stato di Agitazione fino al 25 settembre.
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