‘Manicomi’ chiusi e ‘pazzi’ abbandonati: Il meglio della settimana da ‘L’Espresso’
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Dall’ingegnere mail e chiamate ai ministri per favorire la multinazionale. Mentre un super lobbista americano manovra la campagna per il referendum del 2016. L’inchiesta de L’Espresso con Icij e Guardian svela anni di pressioni aziendali sulla politica italiana.
L’«Operation Renzi» in Italia. I favori di Macron in Francia. Il contratto per l’ex commissaria europea Kroes. Gli incontri con Biden e Netanyahu. Oltre 124 mila documenti svelano i segreti della multinazionale.
La Cina ha in mano quasi tutto il litio del mondo.
La tecnologia e le materie prime per le batterie sono nelle mani di Pechino, da cui produttori di auto elettriche dipenderanno nei prossimi decenni. Uno scenario che però si continua a sottovalutare.
Roberto Saviano: «Il dolore per me è uno stato perenne. L’odio di questi anni ha devastato tutto».
«Per me felicità è assenza di dolore: non sono stato in grado di proteggermi». Lo scrittore torna con il suo ultimo lavoro in cui riflette sulla solitudine di Giovanni Falcone: la viltà, la rivalità, l’invidia. E su ciò che racconta dell’Italia, trent’anni dopo, la strage di Capaci.
Jacon, il partigiano siciliano morto a Biella per non tradire la Resistenza.
Era tra i garibaldini della Zoppis. Un repubblichino gli promise di risparmiarlo se avesse cambiato fronte abbandonando i compagni. Rifiutò: «Non posso salvarmi da solo». E la sua storia è il simbolo del contributo delle regioni del Sud alla lotta antifascista.
INCHIESTE
La grande messa in scena che ha truffato i narcos e i broker della cocaina.
Un agente della Guardia di finanza sotto copertura al porto di Trieste insieme ad una squadra di colleghi buca la rete delle spedizioni di cocaina dalla Colombia in Europa. E mette le mani su una fornitura da mezzo miliardo.
Così il ministero di Dario Franceschini ostacola l’energia pulita.
Solo un progetto eolico su cinque in Italia vede la luce: gli altri si scontrano con la burocrazia, con le proteste della cittadinanza o con gli stop delle Soprintendenze che rispondono al dicastero della Cultura. E la transizione verde si allontana.
BATTAGLIE
«Noi disabili non siamo né eroi né vittime. Il vostro pietismo è un’aggressione».
Rivendicano uguaglianza, servizi e dignità. E sono stufi della retorica di un paese che pretende di raccontare chi non ascolta e si limita a una narrazione tossica che non va a raccontare l’essere umano ma lo stereotipo.
Gli Opg sono stati chiusi, ma i pazienti e le loro famiglie ora sono soli.
Al di là di quell’ora al mese, chi sta male non è seguito da nessuno e molto spesso smette di assumere i farmaci prescritti e non torna più presso i servizi. E oggi è impraticabile parlare di “superare” anche le Rems. Continua il confronto su come il nostro Paese affronta i disturbi mentali.
L’incubo dopo la sentenza no-choice getta il Paese nel caos. E ora gli attivisti puntano a punire anche chi le aiuta e si teme per l’uso dei dati e delle app.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)