Napoli. Pasta e pane, aumenti ingiustificati: grave denuncia dell’economista Lepre
Aumenti di pasta e pane: Gianni Lepre: “A Napoli maggiori speculazioni tra il 4 e il 10% in più in soli 30 giorni”.
L’inflazione in Italia – ha spiegato Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 – galoppa veloce grazie all’impennata dei prezzi di carburanti, luce e gas, e grazie al rialzo dei prezzi di alcuni generi di prima necessità.
A Napoli, poi, la questione assume un aspetto maggiormente speculativo se si pensa ai rincari ingiustificati, in solo 30 giorni, di pasta e pane.
Un 4,4% per la pasta e addirittura il 10% in più per il pane, connotano un incremento strumentale dei beni di prima necessità che, considerando scorte e produzioni, poco hanno a che vedere con la guerra in atto in Ucraina.
Che fine hanno fatto in Italia, e in particolare nel Mezzogiorno del Paese, le filiere Dop dell’agroalimentare?Che fine ha fatto il grano Italiano, l’olio italiano, il campano o il pugliese, i migliori al mondo; il latte e i suoi derivati? Come abbiamo fatto a diventare dipendenti dall’estero di tutto quello che producevamo in Italia”.
Il professor Lepre che tra le altre cose è notista di Italpress e Agenzia Stampa Italia ha poi concluso: “Il governo deve assolutamente intervenire su questi rincari, che per me restano attualmente ingiustificati, come sta facendo per quelli energetici e dei carburanti.
Non è possibile che le famiglie italiane e le imprese devono continuare, dopo la già dura stangata del Covid, ad essere stritolate dalla pressione del salasso economico che alcuni vogliono attribuire alla guerra”.
(Rosario Lavorgna – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)