LE STREGHE NON SONO NATE A BENEVENTO MA A Mosca: un sabba per maledire i nemici di Putin
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Paganesimo. A Mosca le streghe putiniane esistono davvero: un sabba per maledire i nemici
28 MARZO 2022
Il video è su Youtube e dalla capitale russa a darne notizia è stato Vladimir Rozanskij su AsiaNews. A organizzare il sabba è stata Aljona Polin, indicata come “la strega più importante della Russia” nonché “fondatrice dell’associazione ‘Grandi streghe della Russia’”. All’interno di un’ampia sala, Aljona ha guidato il rito pagano. Per terra uno scialle, un ritratto di Putin e una candela accesa. E lei al centro, addobbata con una tunica nera decorata con immagini di uccelli rapaci, il cappuccio tirato sul capo. Intorno ad Aljona, un cerchio appunto di trenta persone vestite come lei.
La donna ha invocato: “Chi ascolta ma non sente, chi vede ma non vede, chi c’è, c’era e ci sarà, non dimenticherà la mia parola: alza la forza della Russia, guida il nostro presidente Vladimir Putin sulla via della giustizia”. La strega numero uno della Russia è un personaggio da rotocalco, tra magia, tarocchi e il consueto merchandising per allocchi. In un’intervista a MoskoNews le hanno chiesto della sua vicinanza (come consigliere) a Putin e ai soliti servizi segreti. Lei ha risposto: “Il mio obiettivo è migliorare la qualità della vita sulla Terra”.
Già, la Terra. In Russia la tradizione delle streghe è plurisecolare, parte integrante del paganesimo slavo precedente all’avvento del cristianesimo ortodosso. La devozione per la Madre Terra e per le forze della Natura, nel suo piccolo, conferma la visione esoterica e salvifica del conflitto ucraino che si ha in Russia nel nome di Putin, in una sorta di culto mistico ed ecumenico del Capo. Teoricamente in contrasto, pagani e cristiani condividono infatti una fiducia simmetrica nel valore “metafisico” di questa guerra. Laddove Kirill, patriarca di Mosca e di tutte le Russie e fedelissimo putiniano (lo zar mangia solo prodotti che arrivano dagli orti del capo degli ortodossi), ha ravvisato nell’invasione dell’Ucraina anche l’urgenza di difendersi dai mali dell’Occidente, in particolare dalla “sodomia”. Non a caso nella Chiesa ortodossa, giorno dopo giorno, sta emergendo una tendenza alla Rasputin per chi consiglia meglio Putin in senso escatologico.
Insomma la guerra sta rinvigorendo e consolidando il culto del Capo e c’è da segnalare pure che a Bolshaya Yelnya, un villaggio sul Volga a 410 km a est di Mosca, Madre Fotina, al secolo Svetlana Frolova, un decennio fa fondò una comunità religiosa per adorare Putin con preghiere, icone e riti. Per queste suore putiniane – l’abito è grigio – il Caro Vladimir è la reincarnazione di San Paolo e da quando è presidente è stato investito dallo Spirito Santo.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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