Cronache dal Fronte, Kiev resiste e recupera obiettivi. Le voci della notte: spiragli per le trattative di pace?
Secondo appuntamento con la rubrica Cronache dal Fronte, il punto giornaliero sulla situazione in Ucraina: numeri, analisi, approfondimenti.
Un giorno di lotte, ma Kiev resiste – E’ stato un giorno di scontri durissimi quello trascorso ieri, con le forze armate russe che via terra hanno raggiunto la capitale dando vita a vere e proprie battaglie.
I missili russi hanno colpito un palazzo a Kiev, sventrandone uno dei lati e provocando l’esplosione di diverse finestre.
Il conteggio dei morti è salito a quota 198, compresi 3 bambini, da inizio invasione.
Durissima la reazione del sindaco della capitale, Vitalii Klitschko, che ha imposto il coprifuoco dalle 17 alle 8 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti”, specificando come qualunque civile venga sorpreso in strada nelle fasce orarie proibite verrà “trattato come un nemico“.
Nonostante i timori americani, la capitale ha resistito all’offensiva nemica, almeno per ora. La centrale idroelettrica, obiettivo russo per lasciare al buio Kiev, è stata subito riconquistata dopo l’occupazione nemica.
Lo ha annunciato il ministro dell’Energia, Herman Halushchenko, al quale fa eco il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: “la città è sopravvissuta a un’altra notte di attacchi da parte della Russia” – ha detto, chiedendo di “isolare Mosca dal mondo intero, espellere gli ambasciatori, imporre un embargo petrolifero, rovinare la sua economia“.
I presunti successi della Russia, come il controllo di Melitopol, sono stati smentiti anche da James Heappey, del Ministero della Difesa britannico: “La resistenza ucraina all’avanzata russa è straordinaria” – ha dichiarato – “Tutti gli obiettivi di Mosca che l’esercito russo dice di avere conquistato sono al momento falliti“.
Trattative e diplomazia – Una voce di speranza e di svolta è rimbalzata questa notte, riportata da Adnkronos e da Valerio Nicolosi sui social. Un portavoce del presidente ucraino ha infatti reso noto che Zelensky e Putin starebbero decidendo dove e quando tenere i primi colloqui per le trattative di pace.
Serhiy Nykyforov, questo il suo nome, avrebbe scritto su Facebook secondo SkyNews: “Devo smentire le dichiarazioni secondo cui abbiamo rifiutato di tenere i colloqui. […] L’Ucraina era e resta pronta a parlare di cessare il fuoco e di pace. […] In questo momento le parti stanno discutendo il luogo e la data per tenere questo processo negoziale“.
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