Torre del Greco (NA). Annega il figlioletto temendo che fosse ritardato: arrestata 40enne
Poco dopo le 22 di domenica 2 gennaio, davanti al lido “La Scala”, a Torre del Greco, alle porte di Napoli, Adalgisa Gamba, 40 anni, madre di due figli di sette e due anni, uscì di casa con il più piccolo, Francesco, arrivò nella zona portuale, entrò in acqua con il bambino in braccio e lo annegò.
All’arrivo del marito, il piccolo era già morto.
Interrogata dai carabinieri, la donna confessò l’omicidio spiegando di essere convinta che il figlio avesse un ritardo psichico.
Ora è in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
In attesa della convalida, è stata accompagnata nel carcere femminile di Pozzuoli.
«Il bimbo -come hanno accertato i carabinieri- aveva problemi nell’esprimersi, ma nulla di particolarmente grave.
Non si esclude che per aiutarlo potesse bastare la logopedia.
Ad alimentare le paure di Adalgisa c’era probabilmente anche la consapevolezza che qualcun altro, nella propria famiglia di origine, aveva delle fragilità di tipo psichico.
Di certo la donna non era serena e i vicini di casa raccontano di frequenti discussioni tra lei e il marito.
La donna è sposata con Elio, ingegnere in una importante società di informatica del Vesuviano»
[Beneduce, CdS – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore].