Caserta, città fra le peggiori per qualità della vita, UGL: ‘colpa della politica, non certo dei sindacati’
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La classifica della qualità della vita stilata da Italia Oggi e dall’ateneo La Sapienza restituisce un quadro poco edificanteper la “Terra di Lavoro”.
É quanto emerge da uno studio effettuato dalla cabina di regia istituita della Ugl Caserta alla quale hanno collaborato il segretario territoriale Ferdinando Palumbo ed i due vice segretari Mauro Naddei e Marianna Grande.
Nonostante i segnali poco confortanti che vedono retrocedere Caserta al 94° posto e perdere una posizione rispetto allo scorso anno -fanno sapere dal sindacato di Piazza Ruggiero- ci sono segnali che lasciano ben sperare per il futuro, intanto perché questa provincia non è l’ultima della Regione Campania e poi perché le possibilità che offre il territorio sono tali da poter essere valorizzate in tempi brevi a patto che si ponga in essere un lavoro virtuoso.
Purtroppo -si legge nel documento- la graduatoria peggiore è proprio quella relativa alla categoria affari e lavoro; è tempo che a Caserta si ricominci a fare squadra affinché questo territorio torni ad essere quello della massiccia presenza industriale registrata in passato e non quello delle crisi aziendali.
É dunque opportuno che vengano definitivamente ammainate la bandiere di parte ed accantonati gli atteggiamenti all’insegna dell’esclusivo interesse di bottega e della furbizia.
La Ugl Caserta la apprezzato la recente posizione di alcune categorie produttive che nello scorso week end hanno invitato la cittadinanza a vaccinarsi per evitare nuove chiusure durante il periodo natalizio: è la dimostrazione che esiste una classe imprenditoriale illuminata che peraltro dimostra di avere idem sentire col nostro sindacato.
Manca dunque all’appello la politica che purtroppo resta sempre un passo dietro e che dovrebbe essere invece il volano dell’inversione di tendenza.
A tal proposito, il fatto che Terra di Lavoro occupi gli ultimi posti nella graduatoria relativa a sport e tempo libero oltre ad essere una ferita per un territorio che vanta eccellenze internazionali certifica che proprio la classe politica non ha inteso mettere quel sistema a regime.
Ad intervenire anche il Segretario nazionale del comparto Igiene Ambientale Roberto Favoccia, il quale ha tenuto a ribadire come nonostante le continue emergenze e le difficolta che si riscontrano a Caserta, grazie alla buona volontà dei lavoratori delle imprese e di talune istituzioni si riesce a tenere un livello di criticità più sostenibile che in altre province italiane, questo – commenta il sindacalista – non deve però essere una scusa per adagiarsi ma uno stimolo per migliorare.
“Il lavoro della Ugl Caserta negli ultimi quattro anni -ha dichiarato Palumbo- è stato quello di far crescere una classe dirigente qualificata e preparata, sindacalisti che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno abbandonato il lavoro attivo, ma che nel contempo hanno messo le loro competenze al servizio della provincia.
Il nostro è un modello sindacale e territoriale che, ne siamo certi, con la giusta continuità, potrà assicurare risultati ancor più importanti“.
(Ferdinando Palumbo – Segretario Provinciale Unione Territoriale del Lavoro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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