All’alba di martedì12 ottobre, è stato arrestato Giovanni Savastano, per gli amici Nino, consigliere regionale di Campania Libera, una delle liste civiche messe insieme dal natìo della terra dei rovi recentemente di Ruvo del Monte, attuale governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca (in maniera speculare al modo con cui ha aggregato la lista che reca il suo nome, quella di Giovanni Zannini ha raccolto 21mila voti di preferenza personali, arruolando ad alcune liste dei sindaci come Anacleto Colombiano).
Che risulta vincitore a San Marcellino delle elezioni contro nessuno, dato che nessuno si è azzardato a comporre una lista per sfidare lui e la sua famiglia di costruttori, divenuta onnipotente anche grazie a Giovanni Zannini e sindaci come Nicola Esposito di Lusciano, fresco rinviato a giudizio per i presunti fatti di corruzione connessi anche ad altri reati, per i quali Nicola Esposito scampò all’arresto ma che lo vedono oggi impegnato a difendersi in un processo complicato, visti e considerati i diversi elementi a disposizione della Procura della repubblica di Aversa-Napoli nord, a partire da certe intercettazioni a dir poco esplicite, grazie anche alle quali il 14 dicembre 2019 ottenne dal gip il parziale accoglimento delle richieste presentate, l’arresto di una parte degli indagati, tra cui, con Nicola Esposito salvo in extremis, spiccava il nome del sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino.
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