Caserta. Azienda smaltiva rifiuti speciali sui monti Tifatini: sequestrata area e veicolo
Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta hanno dato esecuzione all’Ordinanza di sequestro preventivo di un’area interessata da illecito smaltimento di rifiuti speciali e di un autocarro di proprietà di un’impresa di giardinaggio di Caserta, emessa, su richiesta della Procura della Repubblica, dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del legale rappresentante di una ditta di giardinaggio di Caserta Capoluogo.
L’indagine ha preso spunto da una denuncia sporta al predetto Reparto Forestale con la quale veniva segnalato che l’autista di un autocarro aveva smaltito illecitamente il carico trasportato, costituito da rifiuti speciali non pericolosi provenienti da lavorazioni di giardinaggio, lungo il ciglio stradale di via Maria Sofia di Baviera, alla località “Masseria Ferrara”, del comune di Caserta, all’interno di un’area boscata del Monte Tifata.
I successivi accertamenti hanno permesso di risalire sia all’area in cui erano stati smaltiti illecitamente i rifiuti speciali vegetali sul suolo sia di individuare il proprietario dell’autocarro marca Fiat Iveco, munito di cassone ribaltabile, coinvolto nella vicenda, che è risultato essere di proprietà del titolare di un’impresa di giardinaggio di Caserta regolarmente iscritta nel registro imprese della Camera di Commercio (codice attività: cura e manutenzione del paesaggio – inclusi parchi, giardini e aiuole).
Sono stati ravvisati a carico del titolare dell’impresa di giardinaggio i reati di smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi e di alterazione e deturpamento degli habitat naturali dei luoghi in quanto i rifiuti sono stati sversati all’interno di un’area boscata inserita nelle aree Rete Natura 2000 (Sito di Interesse Comunitario “Monte Tifata” – Codice IT8010016).
Nel corso delle operazioni di sequestro dell’autocarro il titolare della impresa di giardinaggio è stato altresì sanzionato amministrativamente, per un importo di € 3100, in quanto si rinveniva il cassone del predetto autocarro contenente rifiuti speciali non pericolosi provenienti da operazioni di giardinaggio in assenza del Formulario di Identificazione dei Rifiuti che permettesse di documentare la tracciabilità degli stessi.
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