GP di Zandvoort: il leone Verstappen non tradisce la marea orange accorsa per lui
Olanda (Paesi Bassi) Zandvoort – Si è disputata un’altra tappa del mondiale di F1 a Zandvoort a poche centinaia di metri dal mare, in prima fila i due rivali del mondiale, pole position per Max Verstappen, poi Lewis Hamilton staccati di soltanto 0,38 millesimi di secondo. Terzo Bottas sull’altra Mercedes, quarto Gasly sull’Alfa Tauri, Dietro le Ferrari che scattano dalla fila n. 3.
Pronti via alla curva n. 1, la curva Tarzan transitano le vetture dopo lo start, qualche scaramuccia dietro, tra le due Alpine, ma i primi cinque congelano le posizioni ossia, Verstappen (RedBull), Hamilton (Mercedes), Bottas (Mercedes), Gasly (Aplha Tauri), Leclerc (Ferrari), Sainz (Ferrari).
Max Verstappen con l’apposito casco celebrativo con una bandiera olandese sotto il suo leone che si trova sulla parte alta del casco personalizzato, detta il ritmo assolutamente indiavolato, spinto dalla marea arancione con le tribune a festa che con ola e fumogeni non fanno mancare il loro apporto al pilota n. 33 idolo di casa.
Dopo 20 giri il valzer dei pit stop Bottas prende la testa della corsa ma è un fuoco di paglia dura poco subito infilato da Verstappen ed Hamilton che guadagna qualche decimo, proprio grazie al compagno di squadra, ma serve a poco l’olandese ci tiene a rimanere avanti davanti ai suoi numerosi fans per noni deluderli e cosi sarà per tutto il gran premio.
Al giro 40, i primi due duellanti al mondiale, si fermano per medie contrassegnate dal colore giallo, prima l’anglo caraibico Hamilton poi al giro dopo ecco Max Verstappen, tre secondi e qualche decimo di distacco tra i due, ma il copione della gara non cambia, il primo degli inseguitori Bottas, non riesce a sguirli, Gasly quarto, prende oltre un secondo al giro i primi due fanno un altro sport, soltanto Bottas con l’ altra freccia nera Mercedes, riesce in qualche giro a fare tempi discreti, ma la differenza resta abissale rispetto al resto del gruppo.
Hamilton spinge come un forsennato ma il suo distacco nella ultima tranche oscilla tra uno e due secondi, ma non c’è n’è l’ indiavolato Verstappen su Red Bull non ha alcuna intenzione di farsi comandare a casa sua, anzi il ritmo lo detta lui giro dopo giro, curva dopo curva affrontata con precisione chirurgica, quasi sartoriale.
Finisce con la vittoria dell’idolo di casa, preciso come una lama nel burro, completano il podio le due frecce nere Mercedes con l’otto volte Hamilton e Caltteri Bottas sull’altra Mercedes total black.
Max Verstappen porta a cassa vittoria e leadership del mondiale.
Male le Ferrari giunta quianta con Leclerc e settima con Sainz, entrambe le vetture doppiate.
Tra sette giorni tappa italiana a Monza, nell’autodromo del parco Regionale di Monza con il tempio della velocità costruito tra i grandi alberi di Monza, si spera almeno in un piccolo riscatto della Rossa che in terra olandese ha preso paga anche dalla modesta Alpha TAURI.
Ordine di arrivo finale
1 Max Verstappen Red Bull Racing Leader 2 pit stop
2 Lewis Hamilton Mercedes +20.932 3
3 Valtteri Bottas Mercedes +56.460 2
4 Pierre Gasly AlphaTauri 1L 1
5 Charles Leclerc Ferrari 1L 1
6 Fernando Alonso Alpine 1L 1
7 Carlos Sainz Ferrari 1L 1
8 Sergio Perez Red Bull Racing 1L 2
9 Esteban Ocon Alpine 1L 1
10 Lando Norris McLaren 1L 1
11 Daniel Ricciardo McLaren 1L 1
12 Lance Stroll Aston Martin 2L 1
13 Sebastian Vettel Aston Martin 2L 2
14 Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 2L 2
15 Robert Kubica Alfa Romeo Racing 2L 1
16 Nicholas Latifi Williams 2L 1
17 George Russell Williams 2L 3
18 Mick Schumacher Haas F1 Team 3L 2
Qualche scatto significativo del gran Premio a tinte arancioni
Una curiosità,, il mega tir che ha intrattenuto il pubblico con un dj che sparato musica techno ad alto volume a fine corsa
Il casco celebrativo con la bandiera tricolore olandese indossato da Max Verstappen per il suo gran premio di casa
Verstappen sventola la bandiera olandese
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