L’assurdità di una giovane vita stroncata in una città che sta sprofondando sempre più nella violenza
Caserta sprofonda sempre di più nel buio e nella cieca violenza. Scrive l’on. Del Monaco
Gennaro Leone aveva 18 anni fino alla notte scorsa.
Non ci sarà più una nuova alba per lui…orologi fermi.
Cosa è stato? Un fendente, una rissa, uno sbaglio, un litigio…un fendente, sì. Un taglio netto a una giovane vita.
Com’è stato possibile? Certo, notizie del genere, purtroppo, non sono rare ai TG nazionali, ma quando accade a casa propria, nel proprio capoluogo, nelle strade frequentate quotidianamente, nei luoghi noti, che tutti credevano sicuri…la percezione cambia. Fa paura. Tristezza, rabbia, certo, ma paura. E tanta.
Caserta, lo ripeto da mesi, anni, vive un lungo momento di buio, come un’eterna mezzanotte, da cui sembra difficile vedere la luce…il bagliore del cambiamento.
Caserta è abbandonata, le sue stradine, i suoi vicoletti del centro storico non sono più sicuri, e questo è visibile al mattino, quando le strade si svegliano ricoperte di immondizia, vetro, bottiglie, tra marciapiedi e sanpietrini macchiati di alcool dal forte odore persistente…è uno scempio che si ripete.
Gennaro poteva essere chiunque, Gennaro non si aspettava certo una coltellata quando è uscito con gli amici come ogni sabato sera.
Qualcosa è andato storto e non è giustificabile, tantomeno accettabile.
Può accadere, molti dicono, come si può prevedere una cosa simile? Tanto violenta e tanto immediata? Può accadere…
Certo, può, ma non deve… non può e non deve essere così!!
Dov’è l’errore?
Molto ci sfugge, molto rischia di perdersi nell’incomunicabilità, nell’indifferenza.
I giovani, passionali e fragili, sognatori impauriti, troppo spesso sottovalutati, emarginati, chiusi nel corpo e nella mente, hanno un disperato bisogno di gridare il loro dissenso, le loro ragioni!
Hanno l’audacia delle idee vincenti, la forte volontà di osare, creare; hanno l’energia, lo studio e la lungimiranza che forse è mancata alle generazioni passate, a noi…per una società più giusta, per una vita migliore.
Cosa manca a loro, invece?
Una guida, gli esempi da seguire, incentrati sui valori in cui fortemente credere. Manca l’ascolto…
Manca la sinergia, l’unione di forze motrici, il connubio tra le istituzioni più importanti per la loro formazione, per la loro crescita, per il loro futuro: famiglia, scuola, Chiesa.
Siate vicini ai vostri figli, comunicate, ascoltate, comprendete. Genitori e insegnanti devono collaborare all’educazione dei giovani, per creare continuità. La Chiesa, gli oratori…tutto è indispensabile per una sinergia vincente.
I giovani hanno bisogno di noi, di voi. Hanno bisogno di guide, di porti sicuri e di porte aperte.
Caserta ieri ha subito un duro colpo, la cittadinanza è stanca, impaurita, e non crede più a un’amministrazione che ha crepe ovunque, che è stata e continua ad essere ferma, incapace di evolversi. Incapace di porre freno al disagio, allo scempio, al buio…la coltre è pesante, asfissiante.
Gennaro forse è in un posto migliore adesso, ma non era così che doveva andare.
Sono vicino alla famiglia, mi stringo a loro.
Possa il tempo e la giustizia ridare un po’ di conforto alle loro menti, ai loro cuori, sprofondati in un improvviso dolore, tanto grande e inaccettabile.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)