Caserta. Ex Macrico: l’amministrazione promette ma Vignola attacca ‘a testa bassa’: improponibile
Invocare il Pnrr, che è solo transizione ecologica, per carpire consenso dalle lobby del cemento.«Il piano inviato alla Regione Campania per ottenere 170 milioni di euro dai fondi PnRR per la realizzazione nell’area dell’ex Macrico di un parco urbano, con annessa una cittadella universitaria per 1500 studenti, è pura fantascienza.
Si tratta dell’ennesimo tentativo da parte dell’attuale amministrazione comunale di Caserta di camuffare neanche tanto una speculazione nell’area ex Macrico».
Lo afferma Romolo Vignola, candidato sindaco della coalizione dei movimenti civici Speranza per Caserta, Io Firmo Per Caserta e PER (Le Persone e la Comunità), che prosegue:
«Se quanto si apprende in queste ore dovesse corrispondere alla realtà, c’è da dire che siamo di fronte ad una mistificazione poiché il PnRR che altro non è che la transizione ecologica la cui mission è riqualificare e intensificare le aree verdi e i boschi all’interno delle città.
La destinazione d’uso in F2 non significa affatto recuperare le cubature, ma solo riqualificare l’esistente qualora sia possibile e corrispondente alla transizione ecologica.
Il progetto di una cittadella universitaria all’interno dell’area ex Macrico escluderebbe Caserta dai fondi e -aggiunge Vignola- mentre la creazione e il recupero di spazi verdi pubblici, secondo una progettazione che corrisponda alla transizione ecologica e alla sua mission, includerebbe Caserta nel finanziamento.
Con questi annunci noi rischiamo di chiamarci fuori da ogni risorsa prevista e di escludere i casertani da tante opportunità di lavoro da impiegare perché l’area dell’ex Macrico si trasformi in una sorta di Central Park.
Tra l’altro -rincara Vignola- oltre ad una petizione con circa 3000 firme per la salvaguardia dell’area ex Macrico, le sorti della città costituiscono un argomento serio e delicato e non si presta certamente a slogan e annunci tesi a compiacere le lobby del cemento o i comitati d’affari.
La questione è stretta tra due elementi tecnici ineludibili: da una parte la destinazione vincolata del Macrico per il PRG operante (in vigore dal 1987) in quanto zona omogenea F9 (militare) per la quale le Norme tecniche di attuazione testualmente prescrivono ‘le zone F9, qualora dovessero essere dismesse dalle FF.AA, assumono automaticamente la destinazione di zone F pubbliche ovvero da classificare come F2’, dall’altra la possibilità di aver assegnati i fondi del Recovery Fund con il PnRR che prevede unicamente la transizione ecologica. Sarebbe meglio, più utile e più rispettoso verso i cittadini -conclude Vignola- non scrivere e non dire sciocchezze che determinano solo confusione. Il PnRR va richiesto per creare posti di lavoro ma per la transizione ecologica, aree verdi pubbliche e boschi urbani, non altro».
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)