Caiazzo. Comune, tragedia in Renania: (oltre a essere solidali) ‘correte a prendere l’ombrello’
La tragedia ambientale, di proporzioni immani, che ha recentemente flagellato alcune nazioni del nord-Europa e in particolare la regione tedesca della Renania Palatinato (e segnatamente dei nostri Gemelli di Ochtendung: nessuna solidarietà tangibile dal Comune e dai vari sodalizi caiatini che, senza il presupposto, non avrebbero ragion d’essere?), dovrebbe indurre – tale disastro – i vari “responsabili” locali a una serissima riflessione sull’esigenza – assoluta – di sacrificare ogni altro immaginabile interesse, in qualunque modo legato alla cementificazione, per dedicare ogni possibile attenzione alla salvaguardia, alla tutela e alla valorizzazione ambientale.
E se mai qualcuno, accecato da interessi di lucro, personali o peggio di ignote o recondite caste, fosse per conseguenza divenuto anche sordo, al punto da essergli sfuggite le varie e reiterate dichiarazioni di (fior di) scienziati, secondo i quali la natura reagisce come può alla nostra (umana) ingordigia o sclleratezza (cementificazione selvaggia e indiscriminata, spianamenti o livellamenti e in particolare disboscamento, chiunque altro sia estraneo a eventuali coinvolgimenti, e in particolare gli esponenti di sodalizi di tutela ambientale e paesaggistici.
Uno su tutti: l’ex sindaco e presidente dell’associazione “Città Paesaggio” Nicola Sorbo, che già ha sacrificato troppo alle ambizioni o riconoscimenti della primogenita, eletta con l’attuale sindaco e nominata prima Presidente del Consiglio, poi Assessora: dalla trasformazione dell’ex palazzo Acerra, già presidio dei Carabinieri, alla stessa Stazione della Benemerita… alla recente capitolazione (ignorata totalmente un’accorata richiesta di impegno ambientale: anche dagli altri Sindaci)?
Se ora il nostro farà valere la sua voce autorevole e forte del sostegno assicurato dalla figliola al Sindaco attuale che, dicono le malelingue, “maninpasta” col PUC, il futuro di Caiazzo potrà essere roseo, altrimenti, ahinoi, dobbiamo solo sperare che, nonostante tutto, il Cielo ci scampi sempre da siffatte tragedie. Importante è ricordare sempre un adagio infallibile come tutti quelli basati sulla saggezza popolare: quando vedi piovere all’orizzonte… corri a prendere l’ombrello!
Adagio ovviamente valido solo per chi non fosse accecato dall’interesse e insordito dall’ingordigia…
(Lettera Aperta)