Capua. Cane ammazzato constringendolo ad annegare: domenica manifestazione contro la belva umana
Ciò che è accaduto qualche giorno fa nella città di Capua è un qualcosa che lascia senza fiato: un cane, qualcuno dice un lupoide, è stato lasciato annegare nel Volturno.
L’atto più meschino di questa vicenda è che il cane aveva due pesi al collo, forse uno anche alla zampa, quindi non solo è stato buttato in un fiume dal quale è difficile risalire ma gli è anche stata tolta la possibilità di potersi salvare.
Assurdo che nessuno degli abitanti che vive sul fiume abbia sentito e visto niente, eppure un cane sa farsi sentire quando ha bisogno di aiuto.
Intanto, il cane è stato ucciso e nel frattempo il suo assassino continua a vivere.
Intanto, il cane è morto tra atroci sofferenze e nessuno ha potuto fare nulla per salvarlo.
Intanto, questa città continua a marcire dall’interno e chi dovrebbe fare qualcosa resta a guardare.
Come si fa a rimanere indifferenti di fronte a tanta cattiveria?
Dopo le continue lotte che ogni giorno affrontiamo per tutelare e salvare gli animali, oggi mi sento davvero demotivata.
Questa è una guerra che non finirà mai.
Penso al cane mentre annegava e il mio cuore si spezza a metà e penso al suo aguzzino e a cosa gli farei se lo avessi davanti.
Cosa si può fare adesso?
Un esame di coscienza per tutti coloro che potrebbero fare qualcosa ma preferiscono girarsi dall’altro lato: questo sarebbe un buon inizio.
Queste barbarie non devono essere più tollerate, chi commette atti di questo genere deve pagare.
Deve pagare fino all’ultimo.
(Sarah Sario @adozionicaserta – Comunicato Stampa – Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)