Caserta. Elezioni comunali: il coordinamento di ‘Caserta Kest’e’ attacca a testa bassa il ‘tavolo’ di centro-destra
Il coordinamento di “Caserta Kest’è” a muso duro contro il centro destra con il seguente, duro comunicato:
Il secondo giro incontri nel centrodestra consente di mettere un primo punto a questa concitata fase elettorale.
Il centrodestra brancola nel buio tanta è poca la chiarezza dei convocatori del tavolo. Il suo principale ispiratore, Gianpiero Zinzi, non si è presentato neanche.
E nemmeno ha inviato qualcuno della sua lista civica Caserta nel Cuore.
La senatrice Petrenga continua ad asserire, e a dichiarare ai giornali, che il sindaco viene designato da Roma e quindi non si è presa neanche la briga di venirlo a spiegare al tavolo della coalizione che, nel primo incontro, aveva chiarito che il sindaco lo avrebbe scelto il ‘tavolo’ (partiti e civiche).
Nel mezzo c’è il coordinatore del partito fantasma Eugenio Russo, impegnato a reggere le sorti di una trattativa che, in realtà, non esiste.
La trattativa non esiste perchè la composizione ‘non dichiarata’ del tavolo non lo permette.
Allo stesso tavolo siedono 4 liste, Città Futura, Movimento popolare per Caserta, Confederazione movimenti identitari e Rete Civica per Caserta, tutte riconducibili al nome di Enzo Bove che, per parte loro, lo proporranno, lui o un altro dei propri (e uno che ambisce è suo sostituto in consiglio comunale Marco Cicala), come candidato sindaco.
I partiti sono spaccati, inutili i selfie di routine, e hanno anche problemi seri a formare le liste.
La Petrenga ha già prescelto il suo candidato, che magari vorrebbe portare in tour a Roma: il medico Pietro Falco.
Da qui sarebbe scaturita la sua assenza e anche quella di Zinzi che a detta dei rumors Falco non lo vuole.
Lo stesso fatto che il centrodestra dedichi così poco tempo ai ragionamenti comuni lascia intendere che nessun nome condiviso potrà mai uscire da questo tavolo bisettimanale.
La debolezza dei nomi che i partiti vogliono imporre a tutta la coalizione è evidente e ci lascia pensare che i partiti vogliano perdere e far vincere Carlo Marino.
Con tutto il rispetto per Pietro Falco, non ce ne voglia, ma non viviamo di ricordi, e per quanto felici, la vita va avanti.
A questo punto, visto che perde di credibilità (con ogni giorno che passa) anche la possibile candidatura di Gianpiero Zinzi ci chiediamo chi potrebbe essere da stimolo per andare a votare e concretizzare quella rivoluzione che a Caserta serve?
Chi più di un candidato civico, come Ciro Guerriero (che candidato sindaco lo è già, per Caserta Kest’è e Caserta in comune) potrebbe trainare i partiti e far uscire dal sonno la cittadinanza portando al voto anche chi diversamente resterebbe a casa?