Renzi: vacanza familiare sulla neve con volo di stato: denunciato ma assolto deputato che lo denunciò
Molti politici sono come i libri nelle biblioteche: “più stanno in alto, più sono inutili”!
Volo di Stato sulla neve: “Macché dato segreto”: si trattava di un’informazione sensibile ma non segreta né riservata.
Rivelare che Matteo Renzi aveva usufruito di un volo di Stato per andare in vacanza con tutta la famiglia a Courmayeur non ha compromesso la sicurezza dell’allora presidente del Consiglio.
Per questa ragione mercoledì 4 novembre il Tribunale di Milano ha archiviato la denuncia presentata dall’Ente nazionale di assistenza al volo (Enav) contro il deputato Paolo Nicolò Romano, espulso dal Movimento 5 Stelle il 16 ottobre scorso, e contro un controllore di volo dell’aeroporto di Linate (Milano) sospettato di aver rivelato l’informazione all’onorevole.
Il 30 dicembre 2014, alla vigilia del capodanno, Renzi parte dall’aeroporto di Ciampino a bordo di un “Falcon 900” della flotta di Stato, che fa scalo a Firenze, dove imbarca la famiglia, e poi atterra all’aerostazione di Aosta, di sera.
Destinazione finale Courmayeur, ricca e rinomata località sciistica della Vallée.
Le informazioni giungono al deputato di Asti, all’epoca ancora nelle fila del Movimento 5 Stelle, che il 3 gennaio 2015 denuncia tutto sul suo blog sottolineando anche gli aspetti economici della questione: il volo di un Falcon può costare fino a novemila euro per ogni ora di viaggio.
Poche ore dopo, via Twitter, Renzi risponde: “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza”.
Romano presenta un’interrogazione parlamentare e annuncia un esposto alla procura della Corte dei conti a Roma, ma, a sua volta, viene denunciato dall’Enav.
Lo scopre nel febbraio 2019: “Pensavo di aver svolto bene il mio lavoro di deputato di opposizione, fino a pochi giorni fa, quando ho ricevuto un avviso di garanzia – aveva scritto in un post su Facebook- Sono stato accusato di aver diffuso materiale protetto da segreto d’ufficio”.
Il 2 ottobre 2019 il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco chiede l’archiviazione perché “la notizia divulgata, pur essendo ‘sensibile’, difetta del carattere di segretezza o riservatezza, dal momento che le informazioni sui tracciati dei voli (anche quelli di Stato) sono pubbliche e accessibili, facilmente reperibili su siti internet”.
“Esistono persino applicazioni per telefoni per verificare ogni tipo di rotta, compresi i voli di Stato”, sottolinea l’avvocato Alberto Pasta, difensore del deputato.
Mercoledì il giudice Guido Salvini ha disposto l’archiviazione:
“Ha confermato la piena legittimità dei miei comportamenti -ha commentato Romano- mirati a denunciare quello che personalmente continuo a ritenere un enorme spreco di soldi pubblici”.
(Fonti: Andrea Giambartolomei/Il Fatto Quotidiano – Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)