Raccolta a singhiozzi e spazzini in rivolta. I sindacati unitari proclamano lo stato di agitazione
Maddaloni. “L’accordo siglato il 9 ottobre è illegittimo, serve solo a nascondere le carenze di organico e la fatiscenza degli automezzi di lavoro che non risultano in regola con le leggi che regolamentano il trasporto dei RSU.” Questo si legge, tra le altre cose, nel comunicato unitario che da ieri proclama ufficialmente lo stato di agitazione degli operatori ecologici.
Ormai sono un fiume in piena i sindacati rappresentanti del settore. Dopo mesi e mesi di tavoli e trattative sono stufi e, dietro sollecito delle maestranze, avviano a partire da ieri, 12.10.2020, lo stato di agitazione e la relativa procedura di raffreddamento , così come previsto dalla legge.
Nei prossimi giorni quindi assisteremo ad una raccolta a singhiozzi, se qualcosa non cambierà.
In mattinata, in questo clima di agitazione, le maestranze avrebbero avuto anche un diverbio con la ditta.
Le richieste sempre le stesse: tickets, indumenti idonei, dispositivi di protezioni, mezzi a norma e stipendi adeguati.
La ditta pare abbia replicato che il motivo delle inadempienze sarebbe la mancata corresponsione dei compensi da parte del comune. L’ente, da parte sua, afferma che quanto dovuto alla Buttol viene corrisposto regolarmente ogni mese.
Un cane che si morde la coda, insomma. E chi paga sono sempre i cittadini, in tutti i sensi.
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