Suppa : Ordigni inesplosi in Campania. L’attenzione alle bonifiche belliche e i successi ottenuti con un impegno durato nel tempo!
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
2016 | 2019 |
Roma – Istituto storico e di Cultura dell’Arma del Genio – relatrice al Convegno sul tema “Valutazione del rischio bellico nei cantieri”– A cura del Consiglio nazionale Ingegneri e Geniodifesa.
L’iniziativa è scaturita dal protocollo d’intesa siglato tra i due Enti il 30 luglio 2019; intesa che prevede tra l’altro di sviluppare uno strumento informativo ai fini della valutazione del rischio bellico nei cantieri in cui sono previste attività di scavo.
L’apporto dei professionisti tecnici ai tavoli di lavoro, dimostra ancora una volta la capacità di dare concretezza e fattibilità alla risoluzione di problematiche spesso complesse.
Un esempio, le LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ORDIGNI BELLICI INESPLOSI, cui ho dato il personale contributo, come gruppo di lavoro “Bonifica Ordigni Bellici” del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (in rappresentanza degli ingeneri di Caserta, di Roma, di Bologna di Padova, di Torino, di Milano e alGenio Difesa Roma).
Ogni anno in Italia vengano rinvenuti circa 60mila ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale. Anche il nostro territorio campano è interessato da numerosi casi di ritrovamenti bellici inesplosi, sia in superficie che nei fondali marini. La presenza di questi ordigni rappresenta un grave pericolo soprattutto per la sicurezza delle figure che, a vario titolo, operano nel settore degli scavi.
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