Caserta. Risse, assembramenti ed alcolici venduti dopo l’orario prestabilito. L’epopea dell’ultimo week-end
Con l’ultima ordinanza regionale é stata autorizzata l’apertura dei bar fino alle 2 di notte e la vendita degli alcolici, da consumare entro alle 22.00 anche in strada, e fino a chiusura solo all’interno degli ambienti dei locali.
Tuttavia la regolamentazione, nella maggior parte dei locali, non viene pedissequamente osservata.
Molti sono i bar, a Caserta, che in violazione della suddetta ordinanza, servono alcolici d’asporto anche dopo l’orario prestabilito e non osservano l’utilizzo della mascherina e dei guanti per dipendenti e clienti.
In città e provincia la movida sta nuovamente costituendo un problema, sia per il rischio di contagio da Covid 19, sia per la quiete pubblica e soprattutto dei residenti nelle strade maggiormente prese d’assalto.
Durante l’ultimo week-end a Caserta ha fatto molto discutere il video che riprendeva alle 2 di notte decine di ragazzi urlare a squarciagola nella zona di via Ferrante.
Domenica notte in via San Carlo, si è invece verificata una rissa per una bottiglia di birra caduta sulla sella di una moto di proprietà di un 17enne parcheggiata davanti ad un locale.
Il 21enne colpevole dell’accaduto è stato selvaggiamente picchiato dal proprietario del mezzo e da 4 suoi amici.
Gli stessi sono successivamente stati denunciati ed ora dovranno rispondere ai magistrati del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Carlo Marino, il sindaco di Caserta, considerata la grave situazione riguardante entrambe le problematiche sopra indicate, non esclude la possibilitá di una nuova disposizione sulla chiusura dei bar anticipata prima delle 2 di notte nel week-end, revisionando quanto disposto dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Al di là dei problemi della movida in merito alle risse, che certamente sono eventi da contenere, il vero rischio è la possibilitá che gli assembramenti di persone possano scatenare nuove ondate di positivi.
Si ricordano in merito le parole di De Luca:
“Per questo motivo devono essere cancellati comportamenti inconsapevoli o irresponsabili.
Mi permetto di fare un appello accorato ai ragazzi e ragazze, alle loro famiglie, perché la consuetudine della movida del fine settimana, dell’incontro di centinaia e centinaia di ragazzi che si radunano nei locali a contatto diretto, sono assolutamente da evitare, per la tutela della salute dei ragazzi e per la tutela delle nostre comunità. Mi aspetto da tutti un aiuto in termini di consapevolezza e responsabilità».
Eppure, la possibilità di intervenire senza porre ulteriori limiti non sarebbe irrealizzabile.
Quando la civiltà ed il buon senso mancano, le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale dovrebbero impegnarsi maggiormente per frenare i comportamenti sbagliati dei cittadini.
Un primo passo potrebbe essere rappresentato dall’utilizzo di telecamere funzionanti per le strade della città, che ridurrebbero la criminalità e faciliterebbero i controlli.
Un secondo passo, invece, quello di far girare a piedi per la città le forze dell’ordine, soprattutto in determinate fasce orarie notturne del week-end, laddove le masse si concentrano. Questo tipo di controllo sarebbe più diretto ed immediato.
Entrambi sarebbero validi deterrenti per contenere i rischi e fare ordine in modo efficiente.
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