Caiazzo. Disabili ‘stritolati’ dal burosauro: Insero invoca il pugno forte del sindaco e la grinta dell’assessora
Ancora una volta si deve all’avvocato Amedeo Insero, sempre attento consigliere comunale di minoranza, la “strigliata”,stavolta ai vari “responsabili” dei (dis)servizi sociali (non) erogati ai disabili nell’ambito Caserta 4 (che comprende ben trentuno comuni) la cui unica colpa, nella fattispecie, sarebbe quella di far capo al Comune di Piedimonte Matese che, essendo commissariato, evidentemente è incappato nei meandri della burocrazia, per districarsi dai quali ci vorrebbero amministratori tenaci, a quanto si evince dal grido di allarme lanciato da Insero nell’imminenza del prossimo vertice:
Il sindaco Giaquinto ed in particolare l’assessore ai servizi sociali, dottoressa Petrazzuoli, prendano un forte posizione in merito alla questione degli assegni di cura dell’Ambito C 4.
L’occasione è data dalla riunione indetta per giovedì 11 giugno dal sindaco di Piedimonte Metese con tutti i sindaci dell’ambito C 4.
La situazione è oramai divenuta intollerabile per le famiglie con disabili rientranti in un elenco deliberato dall’Asl.
La Commissione Straordinaria Liquidatrice del comune di Piedimonte Matese sta gestendo in maniera discutibile ed anche arbitraria i fondi regionali. Basta pensare che solamente una quindicina dei 50 beneficiari hanno ricevuto, dopo oltre un anno di attesa, l’assegno di cura.
Vorrei proprio conoscere in base a quale criterio i Commissari hanno liquidato alcuni e non altri.
Non tocca certo a me ricordare ai Commissari che i fondi regionali sono vincolati e non appartengono al comune di Piedimonte Matese, che riveste solo il ruolo di comune capofila. Tali fondi non possono essere “bloccati” a causa del dissesto che riguarda solo ed esclusivamente il comune di Piedimonte. Perché mai i restanti 30 Enti devono vedersi “sequestrati” i fondi destinati ai cittadini beneficiari residenti nei loro comuni a causa del dissesto del comune di Piedimonte?
Questa grave situazione si protrae da troppo tempo, è arrivato il momento di far sentire la propria voce in maniera forte magari battendo qualche pugno sul tavolo! Le famiglie con persone affette da grave e gravissima disabilità non possono essere trattate in maniera così superficiale.
Il tema della disabilità è troppo serio ed importante e va affrontato con fatti ed azioni concrete e non con chiacchiere ed inutili fantasticherie.
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