L’ Associazione Antigone denuncia presunte violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
Di Ilaria Enoletto
Santa Maria Capua Vetere. L’Associazione Antigone ha raccolto segnalazioni di episodi di violenza che si sarebbero verificati ai danni dei detenuti reclusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
I fatti risalirebbero alle proteste registrate nei giorni scorsi a Santa Maria Capua Vetere dopo il primo caso accertato di positività al COVID19 di un detenuto.
“Stiamo raccogliendo queste denunce, sostiene Antigone, in sinergia con alcuni dei familiari che ci hanno contattato, al fine di valutare la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica affinchè si possa far luce su quanto avvenuto.
Abbiamo inoltre girato queste segnalazione anche al garante nazionale per le persone private della libertà, al garante regionale per i diritti dei detenuti e al magistrato di sorveglianza competente, affinchè si possano attivare in merito”.
Oggi, dopo aver appreso la notizia che ieri altri due detenuti sono risultati positivi al virus covid19 (arrivando così a 4 casi accertati), alcuni familiari hanno manifestato fuori al carcere casertano.
Le famiglie chiedono maggiori tutele sanitarie e chiarezza sui presunti maltrattamenti che si sarebbero verificati nel penitenziario dopo la rivolta di domenica e hanno annunciato che interromperanno la protesta solo dopo la promessa della riattivazione delle videochiamate che stanno sostituendo i colloqui, interrotti il 5 marzo per le misure anti-covid19.
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