Anna Ferrari (Ugl San Nicola la Strada): “8 marzo 2020 Auguri alle Donne”
SAN NICOLA LA STRADA – In questa domenica in cui ricorre l’anniversario della Festa della Donna, non poteva mancare la riflessione di Anna FERRARI, Segretaria dell’UGL di San Nicola la Strada) su che valore dare alla giornata interamente dedicata alle donne: “Come ogni anno intorno a questa data si accende un forte dibattito. Solitamente gli schieramenti sono ben distinti: da un lato i sostenitori di quella che viene considerata una ricorrenza importante, un’occasione per riconoscere il ruolo che la donna ha rivestito nel tempo come fulcro della famiglia, della società, come esempio per le posizioni di prestigio e i ruoli sempre più rilevanti assunti nel contesto sociale, politico e culturale moderno; dall’altro i contestatori, coloro che rifiutano categoricamente di racchiudere in un numero, dentro una data, in un’unica giornata ciò che dovrebbe essere ogni giorno riconosciuto e riservato alla parte rosa del mondo.
Non sarebbe giusto cadere nei soliti qualunquismi e allora proviamo a ragionare numeri alla mano. Le donne vanno amate! Da chi? Dai fidanzati, dai mariti, dai compagni che poi si rivelano i loro primi nemici. Ancora oggi nel 2020, con tutte le possibilità di conoscere, incontrare, unirsi e lasciarsi, ci sono uomini narcisi, deboli, malati e violenti che nella migliore delle ipotesi regalano una relazione–prigione gretta ed opprimente, nella peggiore regala violenze e morte.
Il bollettino di morte per quest’anno? Per il 2020 il numero delle vittime di femminicidio è pari a 18: 15 a gennaio, 2 a febbraio, 1 (per il momento?) a marzo. Ma, è anche vero che le donne oggi hanno tante opportunità e occasioni rispetto al passato. Accedono agli studi con più facilità, sono le più brave a scuola e quelle che nel tempo si laureano prima, con voti più alti, sono le più colte e specializzate eppure…
EPPURE sui posti di lavoro vengono scelte sempre come seconda opzione rispetto ai colleghi maschi, e ad oggi secondo il Gender Gap Report 2019 realizzato dall’Osservatorio JobPricing a parità di lavoro con un collega uomo in Italia, le donne guadagnano meno. È come se rispetto ad oggi, 8 marzo 2020, le donne avessero cominciato a guadagnare dalla metà di febbraio in poi ed è assurdo che nonostante sia diminuita dal 2016 al 2018 la differenza retributiva del 2,7% resta un gap che è di 2700 euro lordi ovvero circa il 10% in più a favore dei colleghi uomini.
Un capitolo assolutamente dimenticato è poi quello delle violenze subite sui luoghi di lavoro dalle donne. Ad oggi nonostante le politiche di tutela, le iniziative di sostegno alle vittime di violenza fisica, verbale, psicologica, sul posto di lavoro si attesta intorno all’81% la percentuale di donne che pur avendole subite non ha sporto alcun tipo di denuncia. I motivi?
Non si denuncia non solo per questioni di inferiorità di genere o di vulnerabilità fisica delle vittime, ma molto probabilmente perché è ancora forte e radicata la cultura del silenzio, quella mentalità maschilista ed arcaica che vuole la vittima come una provocatrice certa, come un soggetto collocabile nella categoria delle spudorate, che infondo potrebbe aver ragione ma che questa ragione deve dimostrarla in un contesto sociale che non le crederà, uno lavorativo che la etichetterà come colei che ha voluto rovinare un collega, peggio ancora un capo, con l’aggiunta di una voce scomoda nel curriculum vitae, e dal punto di vista giuridico una parte lesa che dovrà costruire un processo in un reticolato fatto di poche norme, nessun reato ben definito, nessuna pena certa, svariate fattispecie non sempre ben collegabili.
E allora bisogna attivarsi, ben vengano le associazioni, i movimenti, gli sportelli rosa, i comitati pari opportunità, ben vengano le campagne come quella promossa dalla Ugl – Unione Generale del Lavoro per la sensibilizzazione e il recepimento della “Convenzione ILO sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”.
Quando la parità di genere sarà la normalità, quando i femminicidi saranno pari a 0, quando uomo e donna saranno uguali, quando il lavoro sarà per la donna soddisfacente, riconosciuto, retribuito, liberamente scelto e svolto allora si festeggerà davvero.
Senza ipocrisie. Senza polemiche. Senza rinuncia alcuna. Buon 8 marzo a tutte voi, a noi, a me. Auguri Donne! F.to Anna Ferrari, Segretario Cittadino UGL San Nicola la Strada”.
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