***PIEDIMONTE MATESE VOLANO “STRACCI” TRA IL SEGRETARIO COMUNALE ED I CAPI SETTORE DEL MUNICIPIO*** Questi ultimi scrivono a Riccio: “Scorretta nei nostri confronti la relazione del primo quadrimestre!”
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Nervi tesissimi al Comune. Oltre alla questione della relazione prodotta all’organismo politico, il segretario Comunale lamenta a sua volta che gli è stato ridotto il premio produzione: “Se non ce ne per me, non ce ne per nessuno!!!”
Due corde tese della stessa chitarra, fan si che tra i capi settore ed il segretario comunale Sandro Riccio, volino stracci al Comune di Piedimonte Matese. La prima diatriba è iniziata con la pubblicazione della relazione sul controllo successivo al primo quadrimestre prodotta da Riccio e spedita al presidente del Consiglio Comunale Benny Iannitti, ai capigruppo consiliari Fabrizio Pepe, Daniele Ferrucci e Luigi Del Monaco, ai responsabili di settore, al revisore dei conti, al nucleo di valutazione e alla giunta comunale presieduta dal sindaco Vincenzo Cappello. In sostanza, come si evince in alcuni punti, Riccio descrive la seguente situazione in merito al comportamento dei capi settore: “Determine prive di attestazione della copertura finanziaria della spesa, altre dove manca in allegato lo schema di contratto con le ditta aggiudicatarie che si approvava nel corpo dell’atto, mandati di pagamento sprovvisti dei riferimenti alle determine di liquidazione e ai contratti di servizi con o fornitori, etc. etc. etc.” Queste sono solo alcune delle carenze riscontrate dal primo dirigente comunale che però hanno fatto infuriare i capi settore Giovanni Santomassimo, Nicolina Raviele, Ernesto Palermiti, Pietro Terreri e Maria Luisa De Lellis che hanno a loro volta scritto ai vertici comunali una risposta al fulmicotone. “Etica e correttezza professionale, vuole che il dirigente di un’azienda pubblica o privata, prima di presentare ai propri organismi superiori, apposita relazione circa l’andamento dell’attività amm.vo/contabile, effettui controlli preventivi e successivi con richiesta di chiarimenti e/o di apposita documentazione integrativa sugli atti e provvedimenti dei propri subalterni; in tal modo verrebbero scongiurati o sanati eventuali carenze o anomalie derivanti esclusivamente da refusi e/o dimenticanze”. Fin qui il primo caposaldo della bollente lettera spedita anche a Riccio, che fa emergere un’implicita osservazione: “Ma tu prima di scrivere ai superiori, perchè non ci avverti che noi andiamo a colmare le lacune?” Bella questa! Ma il “sequel” della lettera è ancor più “meraviglioso”. Infatti si evince al secondo caposaldo: “Ora non ben si comprende perchè un Segretario Comunale Generale proceda a sottoporre al vaglio degli organi in indirizzo (Presidente del Consiglio, Giunta, Sindaco e compagnia cantata,ndr) situazioni di carattere organizzativo ed interno del lavoro dell’Ente, additando come “irregolarità” semplici omissioni non invalidanti gli atti medesimi:
- dov’è il Segretario Generale dell’Ente quando gli atti amministrativi privi di copertura finanziaria o di allegati etc. vengono resi pubblici?
- perchè, visto che i medesimi documenti vengono sottoposti a lui per la firma di regolarità, non pretende al momento la loro sistemazione?
Con rammarico si consta che l’Ente ove si lavora da tanti anni, attualmente non esista tra Segretario e Responsabili sottoposti quella sinergia e intesa lavorativa che può rendere competitiva un’azienda, sia essa pubblica o privata, dove un dirigente che si rispetti, si fa carico di ogni problematica, responsabilità comprese, senza delegarla ad altri, ma supportando i propri collaboratori e facendo così “gioco di squadra”. Tale situazione del resto è stata più volte verbalmente e formalmente rappresentata al signor Sindaco ed alla Giunta Comunale. Sarebbe comunque interessante leggere la valutazione, con i relativi punteggi, che il Sindaco ha predisposto, ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato in favore del massimo Dirigente del Comune di Piedimonte Matese, in merito alla funzione di coordinamento e sovrintendenza dei Responsabili di Settore. Tanto si comunica per esatta informazione sugli atti e procedimenti inerenti l’organizzazione del lavoro interno.” Ma che le cose non vadano per il meglio tra i capi settore e il segretario comunale Riccio, lo dimostra anche questa ulteriore diatriba scoppiata sulla liquidazione dei premi di produzione. Infatti, secondo il contendere Riccio non può essere decurtato solo il compenso del segretario comunale in caso di insufficiente capienza di bilancio, ma, bensì, tutti i compensi e quindi anche quelli dei capi settore. Riccio nella seconda lettera che pubblichiamo a margine del post, lo scrive chiaramente, facendo emergere tutto il suo disappunto in merito. Ora, forse, sono più chiare le motivazioni della “mission” che pervade l’animo di questi validi e valenti dirigenti, segretario comunale compreso, ovviamente.
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