S.Nicola la Strada – Il venerdì nero dei rifiuti in città. Alle ore 12:00 ancora molti rifiuti non raccolti
SAN NICOLA LA STRADA – È un venerdì “nero” per la raccolta dell’indifferenziato in Città. A protestare sono molti commercianti che poco dopo le ore 12:00 ci hanno inviato una serie di fotografie “molto eloquenti” che la dicono lunga sul tipo di servizio che viene espletato dalla società che da oltre 10 anni espleta il servizio di raccolta dei rifiuti in San Nicola la Strada.
Oggi, venerdì 10 gennaio 2019, erano in servizio sette scarrabili della DHI con un numero di dipendenti insufficienti, probabilmente molti sono in malattia visto che il “virus dell’influenza” ha colpito più di un milione di italiani. Dalle foto che potete vedere si tratta di diverse zone alcune anche molto lontano fra loro ed anche dopo il cosiddetto riassetto gli operatori lasciano le strade ancora sporche.
Abbiamo foto del Parco ANSIDA in Via Trieste, Via Macchiavelli, Via Napoli, Viale Europa, Galoppatoio Est. E fortunatamente per la stessa DHI molti altri commercianti non ci hanno ancora fatto pervenire le foto relative alle loro zone. Sarebbe molto interessante anche andare a vedere come si trovano le strade dietro al Cimitero cittadino e in Via Torricelli.
URGE usare la mano pesante con coloro che abbandonano “indisturbati” i rifiuti ad ogni ora del giorno e della notte. URGE combattere questi modi di inciviltà con la repressione, con le multe, con le sanzioni amministrative, con la messa al bando di questi ignobili “sversatori”. URGE usare attività di controllo anche nei confronti del personale della DHI e della stessa classe dirigente che omette di effettuare i controlli.
Il “buonismo” dell’attuale Amministrazione non è servita a convincere i cittadini a non sversare quando non è il giorno indicato per il conferimento di questo o quel tipo di rifiuto. Possiamo fare tutte le campagne di sensibilizzazione di questo mondo, possiamo fare tutti i Regolamenti di questo mondo per incentivare, anche economicamente, i cittadini virtuosi a sversare presso il Centro di Raccolta, ma se non si usa ORA la mano pesante non si riuscirà a debellare questo modo di pensare ed agire.
Molti credono che il massimo che si può fare è riciclare al meglio. Purtroppo, però, riciclare non basta: la vera sfida ambientalista sta nel produrre il minor numero di rifiuti possibile. Perché riciclare non basta. Spesso ci dimentichiamo di cosa succede alla spazzatura dopo averla buttata, pensiamo che non sia più affar nostro.
Crediamo che se ne debba occupare l’amministrazione comunale; noi da bravi cittadini ci impegniamo a pagare l’onerosa tassa sui rifiuti e a riciclare con cura. A volte, l’idea che “tanto si può riciclare” diventa persino una giustificazione allo spreco: un esempio sono tutti i prodotti usa e getta.
La verità, però, è che per quanto possiamo riciclare al meglio se non si ELIMINANO questi comportamenti incivili, non miglioreremo MAI. L’obiettivo è quello di guidare le persone verso uno stile di vita dove non si producano materiali di scarto ma, al limite, rifiuti compostabili. Ma come fare? Non solo con l’informazione, la sensibilizzazione, ma anche con le multe.
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