Maddaloni. Giordano non le manda a dire
L’ex candidato a sindaco Pasquale Giordano, spesso in questi mesi, ha criticato l’amministrazione per il suo operato. Questa volta è davvero infuriato e ci ha inviato questa lettera, che pubblichiamo integralmente:
“Il vostro slogan era: “Meglio un Sindaco che un commissario”.
L’importante è che u’ tnim, così avete invaso le bacheche di Facebook.
E ora? I fatti dicono che il suo obiettivo era la poltrona, nessuna passione o amore per la città.
Ambizione, solo ambizione personale.
Un sindaco sceso a patti con chi l’aveva chiamato condannato dandogli addirittura la poltrona di vice.
Un sindaco che si è accordato con chi l’aveva mandato a casa firmando da un notaio.
Un sindaco che decantava cambiamento e poi ha nominato assessori che hanno fallito nelle precedenti amministrazioni.
SOLO IPOCRISIA, sono sempre gli stessi .
Altri accordi sono ancora al vaglio della magistratura.
Promesse mantenute? Meno di zero, tranne quella di aver messo i pesciolini nella fontana.
Non oso pensare quali sono gli scenari che si nascondono pur di andare a governare.
Ma una cosa è certa Caro sindaco se ti è rimasto un briciolo di coscienza DIMETTITI PER IL BENE DELLA NOSTRA CITTÀ I GUAI FATTI GIÀ SONO MOLTI.
Ora nasce una nuova stagione siamo pronti per una mobilitazione popolare.
Cominciamo a ribellarci.
Facciamo cadere questo muro di omertà almeno quando guarderete in faccia ai vostri figli avrete la coscienza pulita.”
«Un Sindaco che non si faccia influenzare dai compromessi “necessari” all’elezione: un cittadino che scende a patti per essere eletto rimarrà sempre una marionetta nelle mani degli altri».
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