Campania ‘costola’ della ‘Regione Salerno’, che De Luca super privilegia: circostanziata denuncia di Zinzi ‘jr.’
La Campania, come l’AMBC ha già denunciato nel passato, è sempre più succube di Salerno. La Regione Campania, gira che ti rigira tra un personaggetto, una freddura televisiva e uno sfottò, per De Luca si ferma sempre e per sempre a Salerno.
E ancora una volta, nel silenzio imbarazzante dei consiglieri regionali del territorio (Mondragone, Sessa Aurunca, Carinola, ecc), il consigliere regionale Gianpiero Zinzi alza la voce e denuncia il grave squilibrio nel riparto dei fondi per la sanità.
La provincia di Salerno, con 400 milioni assegnati per 1,1 milioni di abitanti, raccoglierebbe quanto quelle di Napoli e Caserta messe assieme.
“Il piano di edilizia sanitaria firmato da De Luca -ha denunciato Zinzi- nasconde un’iniqua e mortificante suddivisione di risorse tra le province, con uno squilibrio imbarazzante verso Salerno”.
Stiamo parlando del “tesoretto” che spetta alla Campania sui fondi nazionali stanziati dalla legge finanziaria del lontano 1988 sbloccato definitivamente nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni.
Risorse da impiegare per una settantina di interventi che avranno l’obiettivo di mettere a norma le vecchie strutture sanitarie, adeguare gli impianti, acquisire nuove tecnologie e realizzare nuove strutture ospedaliere.
Un miliardo e 83 milioni di euro: una bella cifra, di cui però quasi un terzo è destinato alla sola Salerno.
Il consigliere Zinzi è stato ancora più esaustivo: “Per ogni salernitano hanno previsto 364 euro a cittadino contro i 175 euro per un casertano, fino ai 106 per ogni avellinese”.
Il nostro territorio sconta un gravissimo e “storico” squilibrio in termini di infrastrutture socio-sanitarie pubbliche, uno squilibrio che ci costringe ad “ingrassare” presenze private -sempre più invasive- o a dover emigrare per cercare di curarci.
E mentre la Regione Salerno può brindare per un nuovo aeroporto e i nuovi ospedali, noi- come tanti Lazzaro sotto la tavola del ricco Epulone- veniamo “accontentati” dalle mancette per le sagre paesane.
Con qualche “consigliere regionale per caso” particolarmente attivo quando si tratta delle cave dei soliti e perenni distruttori d’ambiente e totalmente assente a difesa della salute dei cittadini.
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