Roccamonfina. Da paese tipico a città improbabile e sporca? stoico appello della collega Anna Izzo
Accorato appello di una giornalista “maiuscola” contro lo stravolgimento del centro antico roccano:
Via Cinque Ponti perde il suo fascino: da giardino dell’eden è diventato un luogo da non frequentare.
Fiori e piante, non fanno più da cornice al caratteristico passaggio pedonale.
Le finestre della bottega tipica (nella foto), dove trovano posto cravatte, essenze del vulcano nonché la salutare acqua, sono state oscurate per far capire a chi gestisce la casa comunale il concetto di coerenza.
Sradicare un alberello di castagno, senza avere l’educazione di avvisare il proprietario, non solo ha causato la morte della pianta, ma ha procurato dolore a chi aveva ritenuto farlo crescere nelle adiacenze del suo negozio, visitato nel corso degli anni da illustri personalità di livello nazionale ed internazionale.
Giovani, bambini ed anziani, erano soliti trascorrere il loro tempo libero in località cinque ponti, (nella foto) in quanto la frescura delle meravigliose piante e la bellezza del luogo, trasmettevano serenità e pace.
Viceversa, oggi l’angolo tipico di Roccamonfina, incute tristezza tanto che gli estimatori del luogo preferiscono non transitarci più.
Ultimamente, con molta facilità,i gestori del bene comune, stanno adoperandosi in progetti che cambieranno il centro storico.
Il paese di Roccamonfina, ubicato nella caldera del vulcano dormiente, a detta di tanti roccani non ha bisogno di una fontana a forma di cono (vulcano): molti preferiscono quella attuale ma, siccome il parere dei cittadini non conta, tra breve vedremo sorgere un vulcano che “sputa acqua” e un ponte che farà a botte con l’attuale belvedere.
In merito alla vicenda Cinque Ponti, se qualcuno vuole dire la sua, intanto io sono in giro per cercare di fotografare i siti storici del mio paese prima che vengano abbattuti.
Meditate, gente, meditate!
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