Afa insopportabile? nessun problema per i lavoratori, che possono starsene a casa: ‘parola legale’
“Col troppo caldo il lavoratore può rifutarsi di lavorare in questi giorni di caldo eccezionale“:
Lo chiarisce l’avvocato Arnaldo Gadola, responsabile legale nazionale associazione “Guardie Particolari “Giurate”, che poi spiega:
“Ci sono ancora tanti lavoratori che devono comunque andare a lavoro, perchè alcuni sono andati già in ferie o perché lavoratori stagionali o per svariate ragioni, magari dovute a datori di lavoro poco attenti“.
Ma cosa succede se al lavoro fa troppo caldo? Il lavoratore può rifiutarsi di lavorare? Cosa prevede la legge.
Il lavoratore può rifiutarsi ci da un breve sunto del professionista con il presidente delle Guardie giurate:
“In base all’art. 2087 del codice civile il datore è obbligato a tutelare la salute e l’integrità fisica e morale del lavoratore, per fare ciò deve adottar nell’esercizio dell’impresa tutte le misure che sono necessarie, in base al tipo di lavoro e sulla base dell’esperienza tecnica”.
Il Microclima nel T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro, insieme al D. Lgs81/2008 impone al datore di valutare rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici fra cui il microclima.
Questi infatti possono comportare per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia nell’immediato che nel lungo periodo, nel redarre il DVR documento valutazione rischi, deve tenere conto anche del fattore microclima sul lavoro, sia che si tratti di un ambiente di lavoro troppo freddo sia se al lavoro fa troppo caldo. Sentenza della Cassazione sul microclima a lavoro. Anche la Cassazione ha riconosciuto al lavoratore il diritto di astenersi dal lavoro senza perdere il diritto alla retribuzione nel caso di temperature proibitive.
Nell’ultima sentenza anno 2015, La S.C. si è pronunciata in merito ad un caso di alcuni lavoratori che a causa del freddo eccessivo si erano astenuti dal lavoro.
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