Napoli. Eugenio Magno, pronto il catalogo aggiornato dei quadri: mercoledì la presentazione
Mercoledì 12 dicembre, alle ore 16, nella Sala “Rari” della Biblioteca Nazionale
interna al Palazzo Reale (piazza del Plebiscito), sarà presentato il catalogo delle opere del Maestro Eugenio Magno, Edizioni Daphne Museum.
Dopo più di tre anni di lavoro da parte del Museo DAMA e dell’Archivio Eugenio Magno è stato finalmente realizzato un catalogo ragionato delle opere del Maestro Eugenio Magno, Edito dal Daphne Museum, che sarà presentato mercoledì 12 dicembre ore 16,00 nella prestigiosa Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Il dibattito sarà introdotto dal direttore della Biblioteca Francesco Mercurio. A discuterne con l’autore, saranno lo storico dell’arte Ilario D’Amato, ed anche Luigi Di Vaia editore del libro e presidente dell’AEM Archivio Eugenio Magno.
Per l’occasione sarà presentata anche la nuova Fondazione dell’Archivio Eugenio Magno che da gennaio 2019 provvederà ad catalogare tutte le opere del Maestro a livello internazionale.
Durante la manifestazione saranno esposte alcune tele di Eugenio Magno ed una di esse sarà donata alla Biblioteca Nazionale di Napoli.
Eugenio Magno nasce a Napoli nel 1944. Fortemente attratto dal paesaggismo dei grandi maestri partenopei dell’Ottocento e del Novecento, da autodidatta si cimenta precocemente nel campo pittorico producendo già dall’età adolescenziale opere di un certo rilievo artistico che incontrano presto il giudizio positivo del pittore Francesco Galante, allievo del Cammarano.
Galante resterà uno dei punti fermi della sua formazione artistica insieme ad altri riferimenti fondamentali e fonte d’ispirazione quali i pittori Giuseppe Buono, Giacinto Gigante, Eduardo Dalbono, Giuseppe Casciaro. Bisogna pensare da un lato all’elaborazione stilistica di artisti ottocenteschi che si sono distinti da quelli pittorici ancora legati al macchiettismo dell’epoca e dall’altro all’evoluzione stilistica di opere realizzate più tardi di origine naturalistica, ma non per questo senza contenuti dove risulta evidente una chiarezza e coerenza espressiva che distingueva alcuni artisti da quelli che con la pittura di genere ripetevano una serie di paesaggi, nature morte etc.
Dal 1966, con la sua prima mostra organizzata dal commendatore Eduardo Petrillo Giannini al Circolo Canottieri e qualche anno più tardi alla Galleria Plaza in via Bernini, che lo porta a ricevere il Premio Achille Lauro, i successi di critica e di pubblico si moltiplicano.
All’inizio degli anni Settanta inaugura in vico Belledonne a Chiaia la sua galleria personale nella quale inizia ad esporre regolarmente le sue opere e successivamente anche quelle degli altri pittori contemporanei. Nel 1973 Magno tiene la sua prima personale milanese alla Galleria Baguttino. Nel 1975 riceve a Roma il Marcaurelio d’Oro mentre nel 1976 va in scena una delle mostre più importanti dell’artista alla galleria Ars Italica di Milano. Un successo. Dopo Milano Magno espone anche in tantissime città italiane.
Nel 1981 riceve uno dei riconoscimenti più ambiti l’Ambrogino d’Oro a Milano e nel 1985 il Ducatone d’Argento. Le sue marine, i suoi paesaggi conquistano progressivamente il pubblico e la critica nazionale ed internazionale. Uno dei suoi dipinti, Crepuscolo Partenopeo, ha ispirato la celebre canzone ‘O Castiello mmiez’ o mare del Maestro Roberto Murolo.
La sua galleria chiude nel 2001. Attualmente Magno vive e lavora a Napoli ed è inserito nel Catalogo Nazionale Bolaffi, nell’Annuario Generale Arte Moderna, nell’Enciclopedia Arte Moderna n. 1, nell’Enciclopedia Arte Contemporanea Mondadori. Le sue opere sono state presentate nelle più qualificate case d’aste nazionali ed internazionali e sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.
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