Arpaise (BN). Fabbrica di dolci della nostra infanzia e ricordi di ‘Zio Elio’: tradizioni di Natale a Terranova
Il Natale è una grande festa non solo per la venuta, per la nascita del Signore Gesù tra noi, per Gesù Bambino e la Sacra Famiglia, ma lo è anche perché racchiude tutto il fascino del momento, dei giorni trascorsi in famiglia, la preparazione dei piatti tipici del Natale, il divertirsi tutti insieme, la gita fuori porta ammirando le bellissime luminarie nelle nostre strade, l’andare indietro nel tempo ritornando tutti un po’ bambini.
Queste festività nel piccolo borgo di Terranova, frazione di Arpaise, reso magico dalle luci e degli addobbi natalizi apposti dai concittadini, fanno ritornare alla mente quei bei tempi trascorsi dell’infanzia di chi oggi giovane della comunità, ne fa memoria attraverso un racconto scritto sui propri profili social, ed è impegnato non solo nella comunità come concittadino, ma anche come Assessore del Comune: così racconta pertanto l’Assessore Amato Iuliano:
“Tradizioni di Natale a Terranova di Arpaise: I ricordi di Zio Elio Oliviero e la fabbrica di dolci della nostra infanzia, scrive l’Assesore Amato Iuliano.
A Terranova, durante il periodo pre-natalizio tra gli anni ’80 e ’90, Zio Elio Oliviero aveva una tradizione che coinvolgeva tutti i ragazzi nel cuore delle festività. Nei freddi pomeriggi in piazza, dove eravamo tutti raggruppati a giocare sotto il tiglio seduti sul seggio in pietra, passando in auto, ci guardava con un sorriso e ci chiedeva se potevamo dargli una mano in fabbrica. Il compito? Aiutare a confezionare il torrone, la storica cupeta lavorata a mano in enormi blocchi, e tutti quei dolci che segnavano l’arrivo del Natale: mostaccioli, roccocò e altre prelibatezze pronte per essere vendute.
La fabbrica di Zio Elio era un vero e proprio laboratorio di magia: il rumore delle macchine che producevano il torrone, il profumo che invadeva l’aria, una fragranza dolce e calda che restava impressa nella memoria. E poi, una volta finito il lavoro, Zio Elio ci ringraziava generosamente: ognuno di noi riceveva una busta piena di dolci, tra cui il torrone, le famose castagne del prete, mandorle e nocciole zuccherate, biscotti, mostaccioli e roccocò, tutti racchiusi con cura.
Tornavamo a casa, felici e soddisfatti, per condividere questi dolci prelibati con le nostre famiglie durante le festività natalizie. Erano davvero bei tempi, ricchi di gioia e semplicità. La famiglia Oliviero ha sempre avuto un posto speciale nel cuore di tutti noi, ed è ancora oggi molto rispettata e apprezzata da noi terranovesi. Oggi, la fabbrica esiste ancora, ma si concentra esclusivamente sulla produzione delle tradizionali castagne del prete, un’autentica delizia che continua a essere preparata nei mesi di ottobre e novembre, mantenendo viva una tradizione che è nel cuore di tutti“.
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