Capua. Minaccie, ingiurie e forti spintoni: rigettato il ricorso del 46enne che ora deve risarcire i danni
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile ed ha rigettato il ricorso di R. P. 46enne di Capua che il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato a una pena pecuniaria; condanna che ora, dopo tre gradi di giudizio, è definitiva.
A denunciarlo era stata una dottoressa, specialista in psicologia, I.V. vicina di casa della sorella delll’uomo, abitante nello stesso parco condominiale, sempre nella città di Capua.
La psicologa tempo fa presentò un’articolata e documentata querela contro di lui.
R. P., infatti, avrebbr minacciato la dottoressa con frasi ingiuriose pronunciate per futili motivi e addirittura la avrebbe spintonata con forza, tanto da rendere necessario il ricovero in ospedale della professionista per le lesioni personali riportate.
A condurre le indagini i Carabinieri di Capua; successivamente il completamento della delega venne dato alla polizia giudiziaria della Procura.
Contro l’uomo, nel corso del dibattimento, si è costituita parte civile la dottoressa I.V. assistita dagli avvocati Raffaele (nella foto) e Gaetano Crisileo che in tutti i tre gradi di giudizio del processo penale fino in Cassazione hanno chiesto e ottenuto sia la condanna penale di R.P. che, in sede civile, il diritto al risarcimento dei danni lamentati dalla donna.
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