Cervinara, gli abitanti di Borgo Pirozza chiedono aiuto al comune, che fa orecchie da mercante.
Riceviamo la segnalazione degli abitanti di Borgo Pirozza di Cervinara, che da diverso tempo si stanno adoperando per la rivalutazione di un borgo verso cui l’amministrazione comunale di Cervinara sembra molto distante sia nelle intenzioni che nei fatti. Gli abitanti del borgo oltre a sensibilizzare la pubblica opinione con eventi culturali quali ad esempio la mostra contro la violenza di genere, ed eventi enoganogastronomici, come la sagra del tartufo, si sono dati da fare anche per il recupero di un importante manufatto risalente al 1700. Una cappellina gentilizia, che avrebbe urgente bisogno di essere restaurata prima che possa definitivamente collassare perdendo di fatto un importante traccia della storia locale del borgo e di Cervinara. Gli abitanti del borgo sottolineano che a seguito di tante promesse di aiuto da parte degli amministratori locali, ad oggi nulla di concreto è stato realizzato e nessun percorso per il risanamento e la rivalutazione della cappellina è stato attuato. La comunicazione fatta al sindaco risulta accorata e puntuale nella descrizione, che riportiamo di seguito: Noi abitanti del Borgo Pirozza desideriamo porre all’attenzione delle S.V (Sindaco e amministrazione comunale n.d.r.) la Cappellina Gentilizia che riveste interesse storico per la presenza di un pregevole apparato barocco di decorazioni in stucco, di un pavimento di maioliche dipinte e di manufatti che documentano il passaggio nel 1706 dell’arcivescovo di Benevento Vincenzo Maria Orsini, futuro Papa Benedetto XIII. La cappella è dedicata a San Sebastiano al martirio, con San Giuseppe, Santa Lucia e in alto Maria SS con il bambino, in cornice a stucco. Non si conosce con precisione l’anno di edificazione della cappella ma da alcuni reperti si può datare intorno al secolo XV, è certo però che alla data del 6 Novembre 1706, l ‘unico altare (in stucco dipinto ad affresco) fu consacrato da parte dell’arcivescovo di Benevento, futuro Papa Benedetto XIII. L’ arcivescovo in occasioni delle successive venuta a Cervinara impartì delle direttive in merito a lavoro di valorizzazione dell’invaso della cappella. Il fatto che nei documenti storici vien citata come oratorium pubblicum, S. Sebastiano o come chiesina di S. Sebastiano fa supporre che la cappella è sorta come luogo di culto pubblico e successivamente adibita a cappella privata. È una cappella piccola ma molto suggestiva. La parte di accesso è un manufatto ligneo di pregevole fattura che, nella metà superiore aperta, presenta una serie di colonnine sormontata da una lunetta a raggiera, sovrasta la porta una piccola finestra tondeggiante, unico punto luce della cappella. Lo spazio architettonico della cappella è costituito da un unico ambiente rettangolare, con volte a botte e lunette e da un ricco apparato decorativo di chiara impostazione barocca, il tutto caratterizzato da colori raffinati sulla gamma degli azzurri volute, ed angeli rappresentano gli elementi distintivi e di pregio della cappella. E’ noto al nostro sindaco il vincolo storico culturale di cui e’ investita la nostra cappellina e questo grazie all’ intervento dei giovani del borgo. Ora abbiamo bisogno del sostegno dell’Amministrazione Comunale poiché’ la cappellina va recuperata con una importante ristrutturazione. Sarebbe il caso di adottare nei confronti di questi attivi cittadini un atteggiamento più collaborativo affinché non venga spenta la memoria storica di un luogo e di un territorio di antiche tradizioni.
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