SALVINI E LA CROCIATA CONTRO LA PATENTE
Matteo Salvini, che di recente ha deciso di giocare al “Grande Fratello del volante”, ha riscritto il Codice della Strada con lo zelo di un maestro delle elementari in crisi di potere. Con un occhio alla sicurezza e l’altro al bilancio delle multe, ha confezionato una serie di regole così dettagliate che persino il manuale del Monopoli sembra un foglietto illustrativo.
Neopatentati: fatevi una bici (forse)
Per i poveri neopatentati, l’auto potente rimane un miraggio per ben tre anni. Tanto vale iscriversi a un corso di yoga per accettare serenamente il proprio destino da guidatore di Panda usata. E se pensate di fare i furbi da minorenni, guidando un motorino con qualche birra di troppo? Niente patente fino ai 24 anni: Salvini vi suggerisce direttamente di andare a piedi. Tanto camminare fa bene alla salute.
Alcolock: il bavaglio elettronico per i motori
Guida e alcol? Non se ne parla. Se il vostro alito sa anche solo di una liquirizia all’anice, l’alcolock vi chiuderà le porte dell’auto. Questo dispositivo, che unisce tecnologia e moralismo, è il simbolo perfetto del nuovo Codice: niente lasciato al caso, nemmeno il vostro alito.
Monopattini: terroristi urbani sotto sorveglianza
Per quei ribelli dei monopattini, è finita la pacchia. Ora casco, targa, assicurazione e indicatori di direzione obbligatori. Praticamente, vi serve un corso di meccanica per salirci sopra. Salvini non si ferma qui: vi vuole anche eleganti e in regola, perché si sa, un monopattino senza targa è pericoloso quanto un SUV su una pista da bowling.
Autovelox: i nuovi amici dei Comuni
L’autovelox non è più solo un caro amico, ma un poliziotto multitasking: ora può rilevare velocità, revisioni, e probabilmente anche se avete lasciato il frigorifero aperto a casa. Non vi preoccupate: in caso di più multe in un’ora, pagherete solo quella più alta. Un gesto di rara generosità, no?
Orwell al volante
Salvini ha promesso sicurezza, e ci ha regalato una burocrazia da museo delle follie. La patente diventa un privilegio da guadagnarsi con sacrificio e buone maniere, mentre le regole sembrano uscite da un esperimento sociale. Per ora, non ci resta che ridere. O almeno provarci, finché non ci tocca pagare la prossima multa.
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