Cavolfiore della Piana del Sele IGP
Con la pubblicazione del Regolamento di Esecuzione 2024/1881 del 02/07/2024, riportato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 09/07/2024, il cavolfiore della Piana del Sele è ufficialmente un prodotto IGP.
Il termine Indicazione Geografica Protetta è un marchio d’origine attribuito dall’UE ai prodotti agricoli e alimentari con una determinata qualità, reputazione o ulteriore caratteristica dipendente dall’origine geografica.
Ciò significa che almeno una tra le fasi di produzione, trasformazione e/o elaborazione deve avvenire all’interno di un’area geografica determinata. Nel caso del cavolfiore della Piana del Sele il marchio IGP garantisce l’autenticità, la riconoscibilità e la qualità di un prodotto coltivato e raccolto in un territorio d’eccellenza che conferisce a questo prodotto qualità nutritive e organolettiche uniche.
Le origini della coltivazione del cavolfiore nella Piana del Sele
La coltivazione del cavolfiore nella Piana del Sele ha radici storiche profonde, con evidenze che risalgono già alla metà del 1500. Questo lungo percorso agricolo ha permesso alla regione di sviluppare una tradizione consolidata nella produzione di cavolfiore, che oggi occupa un ruolo di primo piano nell’economia locale. La provincia di Salerno, in particolare, dedica il 49% dei suoi ettari agricoli alla coltivazione del cavolfiore, contribuendo per oltre il 46% alla produzione regionale (dati del 2021).
Le caratteristiche del cavolfiore della Piana del Sele
▪ Aspetto: il cavolfiore della Piana del Sele si distingue per la sua infiorescenza compatta e uniforme, di colore bianco brillante. La superficie è regolare e priva di macchie, con una consistenza soda e croccante.
▪ Gusto: il sapore è delicato ma deciso, con una dolcezza naturale che lo rende versatile in cucina.
▪ Proprietà nutraceutiche: ricco di vitamine (in particolare la vitamina C e K), minerali (come il potassio) e antiossidanti, il cavolfiore della Piana del Sele è considerato un vero superfood. Le sue proprietà nutrizionali contribuiscono a una dieta equilibrata e salutare, con benefici per il sistema immunitario e la salute cardiovascolare.
▪ Coltivazione: il cavolfiore viene coltivato secondo pratiche agricole sostenibili che rispettano l’ambiente e valorizzano la biodiversità del territorio. La coltivazione avviene prevalentemente in pieno campo, sfruttando il clima mite della Piana del Sele e l’uso di tecniche tradizionali, integrate da innovazioni moderne.
Il cavolfiore in cucina: buono e sostenibile
▪ Versatilità: grazie al suo sapore delicato e alla sua consistenza croccante è adatto a una vasta gamma di preparazioni culinarie. Può essere consumato crudo, cotto al vapore, grigliato o utilizzato come ingrediente principale in zuppe, puree, gratin e molte altre ricette.
▪ Gastronomia: apprezzato da chef e appassionati di cucina, il cavolfiore della Piana del Sele eleva qualsiasi piatto, conferendo autenticità e un profondo legame con il territorio d’origine.
Sostenibilità
▪ Pratiche agricole: la produzione di questo cavolfiore segue principi di agricoltura sostenibile, minimizzando l’uso di pesticidi e promuovendo la rotazione delle colture per preservare la fertilità del suolo.
▪ Impatto ambientale: le tecniche agricole adottate mirano a ridurre l’impatto ambientale, preservando la biodiversità locale e utilizzando in modo efficiente le risorse idriche
Ricette con il cavolfiore
Bistecche di cavolfiore al forno
Bocconcini light di cavolfiori e ricotta con semi di sesamo
Cous cous di cavolfiore con alici, capperi, olive e pomodori secchi
Pasta al forno cremosa ai cavolfiori
Spaghetti, sardine e cavolfiore alla salentina
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