Marcianise. Naufraga il negoziato Jabil-Lavoratori.
La cessione dello stabilimento, Jabil di Marcianise, non è stata accettata dai sindacati e si va verso il licenziamento di 418 lavoratori. Il confronto è definitivamente collassato nelle sale del ministero del lavoro. Al tavolo delle trattative sedevano i rappresentanti territoriali dei sindacati metalmeccanici di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm, e i rappresentanti sindacali di base dello stabilimento marcianisano. I lavoratori non hanno accettato la cessione alla nascente azienda Tme Assembly Engineering Srl, fotmtasi dalla partecipazione di Invitalia e la casertana Tme di Portico di Caserta. A proposito della chiusura del dialogo i sindacati dichiarano in un comunicato, la loro assoluta contrarietà alla decisione della multinazionale americana di abbandonare il territorio casertano, in quanto esistono ancora le condizioni per proseguire le attività industriali a Caserta. La determinazione di Jabil a ignorare le proposte delle rappresentanze sindacali durante tutto il negoziato, unita ai precedenti fallimenti dei piani di ricollocazione di Softlab e Orefice, ha alimentato e aggravato la sfiducia dei lavoratori verso un progetto di ricollocazione imposto e chiuso alle esigenze del territorio” A seguito del rifiuto dei lavoratori, Jabil fa sapere che chiuderà comunque il sito marcianisano entro marzo 2025.
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