Il tacchino e il Giorno del Ringraziamento
Torna ogni quarto giovedì di novembre il Thanksgiving Day o “Giorno del Ringraziamento”, festa a stelle e strisce per eccellenza che apre la stagione del Natale.
Con il tacchino ripieno in tavola, ogni quarto giovedì di novembre si ricorda la celebrazione dei Padri Pellegrini a Plymouth del 1621 che ringraziavano del raccolto e della vicinanza ai propri cari.
Una ricorrenza che – come Halloween e il Black Friday – è diventata una realtà anche in Italia: numerose le cene a tema organizzate da Nord a Sud del Paese con il classico Turkey da abbinare a salsa ai mirtilli, salsa gravy, e a contorni come purè di patate, il più gettonato dagli americani nel 2023 secondo l’indagine State of the Sides 2023.
Quella per il tacchino è infatti una passione anche italiana: con un consumo pro-capite di 3,5 kg a testa nel 2022 è la seconda carne bianca più consumata dopo il pollo, secondo i dati Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale.
Le proprietà nutrizionali del tacchino
Grazie alle sue virtù nutrizionali, la carne di tacchino è un perfetto alleato per la salute e il benessere fisico ad ogni età (bambini, adulti e anziani) e per qualsiasi stile di vita, sportivi compresi, nell’ambito di un regime alimentare e di uno stile di vita equilibrati.
Se le carni in generale vengono identificate come fonti di grassi, soprattutto saturi, le carni bianche, come quelle di tacchino, contengono quantità rilevanti di grassi polinsaturi essenziali, come gli omega-6 e omega-3.
Sono, inoltre, fonte di vitamine come quelle del gruppo B e niacina, e forniscono buone quantità di ferro e minerali, come lo zinco. Rispetto al contenuto in proteine, le carni di pollo e tacchino hanno valori del tutto simili a quelli delle altre carni: 100 g di petto di pollo e fesa di tacchino ne contengono circa 23-24 gr, coprendo circa il 40% della quantità totale di proteine raccomandate giornalmente per un adulto.
Le carni bianche sono tenere, nutrienti e digeribili grazie alla ridotta presenza di tessuto connettivo ed il diametro ridotto delle sue fibre.
10 curiosità sul Giorno del Ringraziamento
1. È UNA FESTA NATA COME CRISTIANA
La «Giornata del ringraziamento», destinata a render grazie a Dio per i doni della terra e delle provvidenza, ha lontane origini nelle tradizioni religiose del nostro popolo ed è tradizionalmente celebrata nella seconda domenica di novembre.
Nel 1974 la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in una lettera ha invitato a celebrare in tutte le diocesi di Italia la «Giornata del ringraziamento» sottolineando la necessità di “richiamare gli uomini alla lode di Dio, datore di ogni bene, alla valorizzazione e alla giusta distribuzione dei doni della terra, al rispetto dell’ambiente naturale e alla solidarietà con quelli che lavorano”.
2. IL PRIMO THANKSGIVING
Questa storica tradizione risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e documentata due anni dopo da William Bradford, allora governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini provenienti dall’Inghilterra, a Plymouth, nel Massachusetts.
L’usanza di mangiare il tacchino si deve a quel primo menù, composto da pietanze che sarebbero diventate tradizione per le feste a stelle e strisce. Oltre al tacchino, il primo menù era composto da zucca, altri carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, cereali.
3. IL TACCHINO È AMERICANO
Il tacchino è americano. Furono gli Aztechi a portare in dono il tacchino agli spagnoli. Da lì la diffusione della specie in Europa. L’americanissimo tacchino è stato poi “reimportato” oltre un secolo dopo in Massachusetts dai Padri Pellegrini.
4. I PRESIDENTI
Il primo a indicare la data del 26 novembre come giorno del Ringraziamento fu George Washington con un documento del 3 ottobre 1789. Ma non era allora ancora una tradizione annuale. La giornata del Ringraziamento fu ufficialmente proclamata come festività nel 1863 dal presidente Lincoln.
5. INVENTATO DA UNA DONNA
A sostenere l’idea di istituire la Giornata fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, secondo la quale la festa avrebbe rafforzato lo spirito di unione della popolazione dopo una guerra fratricida.
Per questo si impegnò fin dal 1846 a convincere i presidenti USA a rendere nazionale questa festività fino ad allora celebrata esclusivamente nel New England. In quattro, prima di Lincoln, non prestarono ascolto alle sue argomentazioni: Zachary Taylor, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James Buchanan.
6. PARATA DI MACY’S
Tra gli eventi più attesi e legati al Giorno del Ringraziamento in America c’è la Parata di Macy’s, una sfilata di pupazzi gonfiabili organizzata a New York dall’omonimo grande magazzino. Un evento che attrae milioni di visitatori e si tiene su un percorso di 4 km tra i grattacieli di Manhattan.
Sembra che chiunque possa avere una buona visuale della parata da Central Park West, dalla Columbus Circle e poi lungo tutta la 6th Avenue dalla 59th alla 38th Street.
7. FOOTBALL AMERICANO
Non può esistere Thanksgiving senza Football americano! Sembra infatti che un’altra usanza rituale sia quella di guardare in tv la partita dopo il pranzo in famiglia.
8. IL TURDUCKEN
Sulle prime tavole del Ringraziamento si assisteva a stravaganze culinarie. Una di queste è il “turducken” (dall’unione di turkey, duck e chicken). Un tacchino disossato conteneva un’anatra disossata con all’interno il pollo. Il piatto molto popolare nella Louisiana, comparso tra il 1970 e il 1980, poi diventato l’emblema della cucina Cajun (tipica della zona).
9. JINGLE BELLS
Il Thanksgiving segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. Nel 1857 James Pierpoint compose proprio per il Giorno del Ringraziamento un brano per bambini dal titolo One horse open sleigh, che riscosse un grandissimo successo. Lo stesso brano fu riproposto poi per il giorno di Natale e nel 1859 il titolo cambiò in Jingle Bells, divenuto famoso in tutto il mondo.
10. VARIANTI A TAVOLA
Protagonista indiscusso della tavola, il tacchino ripieno ha molte varianti che cambiano in base alla geografia: nelle cittadine del sud la carne si accompagna con la focaccia di granturco, mentre in quelle del nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice. Molto tipica è la salsa di ossicocco (o cranberry), fatta con mirtilli freschi o congelati.
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