Macrico,la Fondazione Casa Fratelli Tutti diffonde una nota di aggiornamento sul Campo Laudato Sì Caserta
“Alla nostra “Lettera aperta alla città” dello scorso 28 ottobre hanno fatto seguito comunicati stampa del Comitato Macrico Verde, articoli di una testata giornalistica locale nei quali venivano riportate notizie e dichiarazioni attribuite allo stesso Comitato e la lettera di dimissioni da membro del Comitato scientifico della Fondazione Casa Fratelli Tutti dell’ing. Gianfranco Tozza. Tutti questi documenti riportano alcuni dati e circostanze che non rispondono al vero pertanto, per amore della verità, siamo costretti ad intervenire di nuovo per permettere ai cittadini di conoscere la realtà dei fatti. Volumetrie Nel suo comunicato stampa del 29 ottobre, Macrico Verde contesta il valore fornito dalla Fondazione di 525 mila metri cubi di edificato esistente nell’area ex Macrico, asserendo che la volumetria oggi è in realtà “di circa 230.000”. Quanto affermato da Macrico Verde non è vero, infatti è lo stesso Comitato che a pagina 17 del suo progetto “Macrico: il parco dei parchi per Caserta” nell’indicare il riepilogo delle superfici e dei volumi dello stato di fatto, riporta come valore del volume realizzato 499.846,62 mc. Nel 2008 la Soprintendenza ai beni culturali, nel suo decreto con il quale appone il vincolo, attesta che l’area “si presenta occupata da costruzioni di tipo militari per un totale di oltre 500.000 mc”. La fonte da cui la Fondazione ha tratto il valore di 525 mila metri cubi di edificato presente nel sito è la consulenza tecnica relativa al rilevamento dei manufatti esistenti sull’area, una vera e propria perizia commissionata e redatta nell’anno 2004 congiuntamente da ingegneri e geometri incaricati dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e dall’Esercito Italiano – 10° Reparto Infrastrutture. La consulenza individua planimetricamente ogni singolo manufatto, ne effettua un rilievo fotografico ed un’analisi delle caratteristiche strutturali dell’immobile, compreso la superfice e il volume. Sulla base di questi dati, pertanto, è stato possibile ricavare l’esatta volumetria dell’edificato esistente che è risultato essere pari a 455.270,28 mc.; a questi si aggiungono 69.535,70 mc. di tettoie in lamiera che allora risultavano già essere state demolite, per arrivare così a 524.805,98 mc. di volume complessivo. Ciò dimostra che quanto scrive il Comitato Macrico Verde è privo di fondamento. Incontro in Regione Campania Nel pomeriggio di giovedì 7 novembre, convocata dalla Regione Campania, si è svolta a Napoli, presso la sede di via Santa Lucia, una riunione propedeutica all’indizione della conferenza di servizi per la predisposizione di un accordo di programma. Il Dirigente regionale aveva invitato a questa riunione oltre al Comune di Casertaanche l’IDSC e la Fondazione che, ai sensi di legge, avevano presentato l’istanza al Presidente della Regione Campania. Il giorno successivo alla riunione un articolo di un giornale locale online rendeva noto che rappresentanti del Comitato Macrico Verde si erano presentati alla riunione nonostante non fosse stata accolta la loro istanza di partecipazione. L’articolista giustifica la presenza dei rappresentanti del Comitato con il fatto che “siccome la nota di questa risposta giungeva solo qualche ora prima dell’incontro, la delegazione casertana del Comitato Macrico Verde era già partita per Napoli e quando si presentava alla sede regionale, chiedendo l’accesso alla riunione, veniva messa alla porta, non senza essere prima identificata dagli addetti alla sicurezza.”. Tale ricostruzione è falsa e giacché non è stata smentita da Macrico Verde, anzi l’articolo che la riporta è stato pubblicato sulla propria pagina Facebook, dobbiamo ritenere che la fonte della notizia data al giornale è da attribuire allo stesso Comitato, che in maniera capziosa ha voluto far credere all’opinione pubblica di essere stato vittima di un “atto di prevaricazione” da parte degli uffici regionali. La ricostruzione è falsa perché Macrico Verde ha inviato la sua istanza solo tre giorni prima lo svolgimento dell’incontro – perdi più la sera – ed è stato formalmente avvertito via pec del mancato accoglimento della richiesta il successivopomeriggio, cioè due giorni prima che si tenesse la riunione e non nelle ore precedenti come si scrive.Dimissioni dal Comitato scientificoL’ingegnere Gianfranco Tozza con email del 29 ottobre ha rassegnato le sue dimissioni da membro del Comitato scientifico affermando che la “decisione scaturisce dalla constatazione che il Comitato Scientifico non è stato mai coinvolto, pur se a solo titolo consultivo, nelle fasi di progettazione del Masterplan e in generale nei processi decisionali”. L’ing. Tozza contemporaneamente all’invio dell’email ha ritenuto di rendere noteanche alla stampa le sue dimissioni. Anzitutto intendiamo ringraziare l’ing. Tozza per il lavoro svolto all’interno e fuori il Comitato scientifico anche nella sua veste di Presidente di Legambiente Caserta, associazione consultata durante la fase delle audizioni, però ci dispiace dover confutare perché non corrisponde a verità quanto da lui riferito circa il mancato coinvolgimento nella progettazione del Comitato scientifico. Il Comitato, dal suo insediamento, è stato convocato ben 12 volte ed in due riunioni, quelle del 24 novembre 2022 e del 18 settembre 2023, i suoi componenti hanno avuto la possibilità di interloquire con i progettisti prima che questi presentassero il loro lavoro. In entrambe le occasioni, come risulta dai verbali,l’ing. Gianfranco Tozza ha rivolto apprezzamento per il lavoro svolto dai professionisti incaricati. Nessun altro componente del Comitato scientifico ha lamentato la mancanza di confronto sul progetto. Ribadiamo che la Fondazione ha sempre promosso – e continuerà a farlo – la massima partecipazione possibile in ogni fase del percorso rigenerativo del futuro Campo Laudato si’ Caserta.Il progetto di Macrico VerdeIntendiamo precisare che nella “Lettera aperta alla città” del 28 ottobre abbiamo più volte fatto cenno allo Studio di fattibilità commissionato nel 2007 da Macrico Verde dal titolo “Macrico: il parco dei parchi perCaserta”, documento a firma dell’Arch. Annamaria Bitetti (Italia Nostra), Arch. Cira Mongillo, Ing. Gianfranco Tozza (Legambiente) e Ing. Lorenzo Vallone. Intendiamo manifestare pubblicamente apprezzamento ai quattro progettisti che 17 anni fa, con lungimiranza, produssero un lavoro concettualmente sovrapponibile allo Studio di prefattibilità di Alvisi Kirimoto, presentato dalla Fondazione lo scorso anno. Se abbiamo messo a confronto i due Studi è proprio per dimostrare che è incomprensibile come il Comitato Macrico Verde, oggi, rinneghi il suo progetto che, insieme al nostro, riteniamo sia il più green tra quelli presentati in questi ultimi due decenni. Su questo punto auspichiamo che anche il Comitato Macrico Verde dia risposte alla città e faccia chiarezza.VolontariRingraziamo i volontari che il sabato e la domenica permettono l’apertura del Campo. Grazie alla loro disponibilità e alla manutenzione condotta da un giardiniere, l’area verde all’ingresso diventa sempre più fruibile per i casertani. Ringraziamo tutte le associazioni ed i Circoli Laudato si’ delle parrocchie che ci sostengono”.
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