Volturno,sversamenti abusivi di pneumatici fuori uso senza controllo

In località Oasi di Salicelle sono stati rinvenuti un gran numero di pneumatici sversati abusivamente sul fondo dell’invaso svuotato della diga di Ponte Annibale, operazione condotta di prassi una volta all’anno dal Consorzio di Bonifica. L’invaso viene strutturato quando le paratoie della diga, nei pressi dell’infrastruttura fluviale, vengono chiuse per motivi idraulici (irrigazione dei terreni o convogliamento dell’acqua verso le turbine allo scopo di generare energia elettrica), per cui i terreni a monte facenti parti del bacino sono sommersi dall’acqua. L’Oasi, cuore naturalistico ricco di biodiversità del Medio Volturno, e’ stata al centro dell’attenzione anche un anno fa per roghi in seguito a monitoraggio di volontari delle associazioni che vigilano, come possono, sul territorio. La responsabilità per sversamento o abbandono di rifiuti, qualora sia assente o impossibile l’individuazione degli autori materiali della condotta di deturpamento ambientale, potrebbe attribuirsi al Comune di Capua o al Consorzio di Bonifica del Basso Volturno. A questo proposito una sentenza, la n. 5942/2021 della Sezione quinta del TAR Campania,  si è pronunciata in un giudizio che vedeva contrapposti un Comune e un Consorzio di Bonifica al quale era stata notificata un’ordinanza sindacale di ripristino dello stato dei luoghi e di smaltimento di rifiuti, abbandonati da ignoti all’interno dell’alveo di un canale consortile. Il TAR Campania ha deciso per l’annullamento dell’ordinanza comunale di ingiunzione, poichè con il provvedimento impugnato il destinatario degli obblighi di rimozione e di smaltimento, cioè il Consorzio di Bonifica, era stato individuato a causa della collocazione territoriale nell’ambito della rete idrica di sua pertinenza dell’alveo in cui erano stati rinvenuti i rifiuti abbandonati, ma non potevano esibirsi prove di qualche omissione riconducibile alla sua funzione statuaria di realizzazione di opere di maanutenzione, ordinaria e straordinaria. Auspichiamo che le segnalazioni alle autorità competenti in corso in queste ore vadano a buon fine e l’area protetta deturpata sia liberata dal danno subito.  Intanto il contratto di fiume per il bacino del Volturno, iniziativa volta alla gestione sostenibile delle risorse idriche e alla riqualificazione del territorio fluviale che vede la Provincia ente capofila, in questi mesi prosegue nell’attività di concertazione fra soggetti pubblici, privati e associazioni per la definizione e attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico finalizzata proprio alla tutela e valorizzazione del territorio fluviale. Del contratto di fiume tratteremo diffusamente in un prossimo articolo.

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